Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] sua improvvisa scomparsa G. Bufalino (1922-1996), dopo l'esordio tardivo, ha dato fondo alla sua vena di narratore di razza: di fronte a qualcosa che, in un linguaggio esuberante e barocco, parlava di mondi ignoti, di una realtà magica e affascinante ...
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Grande stato dell'America Meridionale, il secondo per estensione territoriale e per popolazione, già denominato Provincie Unite del Río de la Plata. Il nome Argentina, oggi di uso comune, è una forma latinizzata [...] Córdoba fu fondata nel 1613, come collegio, dai gesuiti e più tardi elevata ad università con bolla di Gregorio XV. Nel 1854 fu argentini edificarono il teatro Cervantes, bell'edificio di stile barocco, su progetto dell'ing. Aranda. Il rendimento del ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] di S. Maria Maggiore, 1750), ecc.
Dall'Italia le forme barocche si sparsero per tutta l'Europa e non vi fu reggia che religiosi e zelanti, nel 1535 e nel 1536. Venti anni più tardi Paolo IV combatte soprattutto la simonia, i cumuli di benefici, i ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] pp. 162-170) ma il testo è molto alterato e l'edizione su un tardo e cattivo ms. (Paris. gr., 1720). Più recente è l'edizione di W composizione, che reca i caratteri più significativi del barocco, potrebbe dunque a buon diritto considerarsi come un ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] ancora un riflesso dell'arte di Cimone e di Eveneto, mentre nei tardi esemplari della serie dei busti di Demetra e Core sino in epoca incursioni piratesche.
Fu invece ricchissima l'architettura barocca. Nei suoi primi svolgimenti nella parte ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] .
L'oro della Transilvania era già sfruttato dai Romani. Più tardi i Tedeschi lo estrassero a loro volta dal Banato e dal massiccio castelli di campagna dei nobili ungheresi. Tra i monumenti tardibarocchi notiamo il palazzo Banffy a Cluj (fine del ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] cui le preferenze andavano soprattutto agli esemplari diremo accademici o barocchi di molta arte romana, seppe riunire una serie di , doni degli sposi, dittici amatorî d'avorio e più tardi coppe nuziali di Murano; dono della suocera, un monile ...
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(lat. ferrum; fr. fer; sp. hierro; ted. Eisen; ingl. iron). -
chimica (p. 65); Colori (p. 67); Farmacologia (p. 68) Mineralogia: Ferro nativo (p. 68); Minerali di ferro (p. 68); Giacimenti di minerali [...] sec. XV, sormontato da una cimasa d'un esuberante stile gotico tardo.
Ma il fabbro ferraio non si limitò ad ornare solo opere di e XVIII. - Il ferro si adattò anche mirabilmente alle fantasie barocche del Sei e del Settecento. Solo, o unito al bronzo, ...
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(A. T., 59-60).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 602); Geologia e Morfologia (p. 602); Clima (p. 604); Idrografia (p. 604); Flora (p. 604); Fauna (p. 604); Dati sulla popolazione (p. 605); [...] viennese di corte Hildebrandt trasformò l'antico castello nello stile del tardo rococò e influì sulla costruzione dei nuovi palazzi dell'aristocrazia ungherese. Nella plastica barocca che nel sec. XVII creò principalmente pale d'altare (Nitra, Trnava ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] dei re di casa d'Aragona (1442-1501) la tarda storia del teatro napoletano assume andamento più continuo, mercé sempre resto nelle altre parti d'Italia, se non durante l'età barocca. Età non solo di Giulio Cesare Cortese, di Giambattista Basile e ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.