Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] del premio Nobel per la letteratura a D. Fo (n. 1926) la cui opera è stata considerata meritevole del prestigioso di uffici e spazi di servizio realizzati nella ristrutturazione del Teatro alla Scala di Milano, con soluzioni che hanno dato ...
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D'ORMEVILLE, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 24 apr. 1840, nella parrocchia di S. Lorenzo in Lucina, da Luigi, di nazionalità francese, e da Annunciata Latuille. Rimasto orfano di padre in [...] e librettista, affiancando spesso a questo ultimo ruolo la funzione di direttore di scena, secondo un diffuso costume del teatrod'opera dell'epoca. Compose i drammi L'angelo dei poveri (1861), L'affricana (1866), Carmela o Il supplizio di un ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] nello sviluppo del melodramma, di aver offerto i primi esempi di opera comica e di aver infine contribuito al sorgere del teatrod’opera in Italia.
Tra le famiglie che ebbero propri teatri, vi furono i Colonna, nel palazzo Colonna in Borgo, i Bernini ...
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Regista italiano (Verona 1924 - Milano 2022). Tra il 1948 e il 1952 creò a Padova, per il Teatro dell'università da lui fondato, le prime moderne rappresentazioni di testi del Ruzzante e di B. Brecht, [...] anche con autori come R. Bacchelli, G. Testori, A. Koestler, J. B. Priestley, U. Betti, G. Greene, G. B. Shaw, P. Levi. Attivo anche nel teatrod'opera, nel cinema (Il terrorista, 1963; La Betìa, 1971) e nella televisione (Mosè, 1976), direttore del ...
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Commediografo (Parigi 1622 - ivi 1673). Assunse il nome d'arte di M. dopo essersi dato al teatro. Studiò a Parigi nel collegio di Clermont (oggi liceo Louis-le-Grand), retto dai gesuiti; fece in seguito, [...] da Corneille, si avvicina per il canto e le musiche, per la varietà, la ricchezza delle scene e degli apparati, al nuovo teatrod'opera verso il quale già si orientava il gusto del pubblico. La salute di M., che era afflitto da un male incurabile ...
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Scenografo e regista italiano (n. Firenze 1948). Nel corso della sua carriera ha realizzato diverse produzioni per i maggiori spazi teatrali d'avanguardia, spesso presentate nei più prestigiosi festival [...] della geometria di G. Scabia, 1975; Winnie dello sguardo da S. Beckett, 1978, con musica di S. Bussotti). In seguito ha curato numerose regie per il teatrod'opera (da V. Bellini a W. A. Mozart, da A. Boito a C. Monteverdi). La sua concezione di un ...
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Regista (n. Monaco di Baviera 1937). Allievo di F. Körtner e seguace delle teorie brechtiane, debuttò nel 1967 mettendo in scena Saved di E. Bond, e si segnalò col Torquato Tasso di Goethe (1969), di cui [...] al 1997. In Italia ha diretto Tito Andronico (1990) di Shakespeare e Zio Vanja (1996) di Čechov. È attivo anche nel teatrod'opera. Tra le produzioni più recenti sono da ricordare: il Faust integrale di J. W. Goethe, messo in scena in sette giornate ...
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Regista francese (n. Grenoble 1947). Artista dalla sensibilità barocca, di un estetismo talvolta decadente, mira alla scomposizione dell'immaginario contemporaneo, traendo suggestioni dal cinema, dal fumetto, [...] de Danton di G. Büchner (2002); La cerisaie di A. Čechov (2004); Play Strindberg di F. Dürrenmatt (2007). Attivo anche per il teatrod'opera, ha firmato il libretto di Malcolm, histoire d'un prince, opera contemporanea musicata da G. Maimone (1989). ...
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Regista tedesco (n. Stoccarda 1949). Formatosi come attore alla scuola di Otto Falckenberg a Monaco di Baviera e poi al Café La Mama di New York, agli inizi degli anni Settanta fondò il collettivo Rote [...] e contemporanei (Quartett di H. Müller; Susn e Mein Herbert di H. Achternbusch; Merlin di T. Dorst). Attivo anche nel teatrod'opera e nella regia di shows musicali, esordì nel cinema nel 1977 firmando un episodio del film Deutschland im Herbst, per ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...