Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] italiana circolante gli appariva artificiosa: anzi un mélange di stati di lingua diversi, divarietà geografiche difformi, di livelli e registri discordanti.
Pirandello si mostrò critico verso il teatro siciliano, in particolare in un saggio del 1909 ...
Leggi Tutto
PRAZ, Mario
Masolino d'Amico
PRAZ, Mario. – Nacque a Roma il 6 settembre 1896 e trascorse i primi anni in Svizzera, a Winterthur e a Vevey, dove suo padre Luciano, la cui famiglia era di origine valdostana, [...] Fiori freschi (Firenze 1943), il primo volume del Teatrodi William Shakespeare da lui diretto (Firenze 1943), di fare proseliti, vide formarsi davanti alla sua cattedra di insegnante una scuola di studiosi per varietàdi interessi e profondità di ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’alto Medioevo è caratterizzato da un buon numero di trattati tecnici; in particolare, [...] . Non a caso, il bosco e la campagna sono il teatrodi storie fantastiche nelle quali si racconta, tra l’altro, di terribili fiere e di santi che appaiono all’improvviso a recuperare una falce scappata di mano a un contadino e caduta in un pozzo ...
Leggi Tutto
Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] , si noti che la varietàdi significati che essi possono assumere consente loro di essere utilizzati in numerosi contesti teatrodi Pirandello»]
(34) un autore pirandelliano [= «un autore seguace, imitatore di Pirandello»]
Tuttavia, a differenza di ...
Leggi Tutto
ARIOSTI, Attilio Malachia (Ottavio)
Riccardo Nielsen
Nacque a Bologna il 5 nov. 1666 da Giuseppe (che apparteneva a un ramo bolognese della famiglia nobile Ariosti) e da Caterina Sgargioli; fu battezzato [...] una sua opera, Tito Manlio, al teatrodi Haymarket (4 aprile); poi di nuovo per altri cinque anni non si in modo definitivo, pur con le sue varietà, in quel tipo che accoglie in sé qualche movimento di danza o da questo derivato, qualche agile ...
Leggi Tutto
Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] continuum dinamico divarietà parlate collocate tra il dialetto e l’angloamericano, le due varietà dominanti che risalgono nella fase iniziale dell’emigrazione, alla narrativa e al teatro. Dominano tra i temi quello dell’esperienza migratoria, del ...
Leggi Tutto
EMANUEL, Guglielmo
Paola Caridi
Nacque a Napoli il 27 apr. 1879 da Giovanni, piemontese, uno dei più famosi attori diteatro dell'Ottocento, e da Vittorina Nebuloni. Iniziò la sua carriera giornalistica [...] sudamericana. Il suo compito doveva esser simile a quello londinese: descrivere la vita argentina attraverso articoli divarietà, da lui considerati impossibili da scriversi. Sarebbero stati più adatti alla situazione del paese, invece, quelli ...
Leggi Tutto
I dialetti liguri coprono l’intero territorio della Liguria, caratterizzato da un’accentuata tendenza al particolarismo per la distribuzione dei solchi vallivi e dei crinali montani, attenuata soltanto [...] ; e anche i più genuini filoni della poesia, del canto e del teatro religioso trovano assonanze nella letteratura volgare tre-quattrocentesca.
Il ruolo divarietà ‘illustre’ del genovese non è stato sufficiente a salvaguardare questo dialetto e ...
Leggi Tutto
CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] volte troppo libertina".
Anche nella Lettera di un viaggiatore ad un amico sopra i teatridi Venezia (scritta nel 1804, ma pubblicata il C. insomma apprezza la varietà e la vivacità dell'invenzione e della elocuzione di Haydn in quanto si situano in ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Europa cristiana, la continuità dei secoli XI e XII con quelli precedenti vale anche per le manifestazioni [...] il teatro. L’inserimento accanto o dentro alla liturgia, fin dal secolo IX, di nuovi divarietà armonica, come bene illustra il musicologo Theodore Karp nel suo eminente studio sulle prime forme di polifonia. Nei pochi frammenti di trascrizioni di ...
Leggi Tutto
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...