DE MARTINO, Giuseppe
Roberta Ascarelli
Nato a Napoli l'11 giugno 1854 da Vincenzo ed Elisabetta Rossoli. Tappezziere di professione e filodrammatico a tempo perso, il D. si formò come attore nel periodo [...] possibilità espressive. Spodestato dallo Scarpetta, il D. lasciò il S. Carlino iniziando una lunga peregrinazione fra i teatri napoletani (teatro Partenope, teatroFenice, teatro Rossini). Fu anche a Roma dove recitò con grande successo prima al ...
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GIALDINI, Gialdino
Daniela Giordana
Nacque a Pescia il 10 nov. 1843. Indirizzato alla musica dal padre, suonatore di tromba, studiò per nove anni con Pietro Vallini, valente organista della cattedrale [...] ".
Musicò quindi l'opera in due atti La pupilla (Trieste, Società filarmonica-drammatica, 23 ott. 1896; ibid., teatroFenice, 27 ott. 1896), e il melodramma in un atto, La bufera, su libretto di R. Biasoni (Pola, politeama Ciscutti, 26 nov. 1910 ...
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CAMMARANO, Filippo
Laura Posa
Nato a Palermo il 16 agosto 1764 da Vincenzo e da Caterina Sapuppo, sua seconda moglie, svolse la sua attività di attore e commediografo a Napoli, dove i genitori lo condussero [...] e commedie proprie, molti manoscritti di commedie sono conservati al museo San Martino di Napoli. Si esibì come attore al teatroFenice e al S. Carlino, dapprima nei panni di applaudito Pulcinella, sulle orme paterne, e dai primi anni del 1800 come ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] è apparsa la soluzione finale adottata a conclusione di un acceso dibattito apertosi dopo l'incendio della sala settecentesca del Teatro La Fenice di Venezia, ricostruita poi 'dov'era e com'era', con il risultato di un dubbio falso d'epoca che non ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] che illustra «il torneo dato dal Doge Celsi in piazza a S. Marco, in onor del Petrarca»(34).
Le vicende del Gran Teatro la Fenice e le prime verdiane
L’annoso problema del mancato versamento delle quote societarie e del canone d’affitto da parte dei ...
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Fenice, Teatro La Teatro lirico di Venezia, inaugurato nel 1792, in sostituzione del Teatro di San Benedetto, raso al suolo da un incendio. La costruzione fu realizzata da G.A. Selva. Le decorazioni interne [...] parte architettonica e da N. Barbantini per quella decorativa. Il 29 genn. 1996 un devastante incendio distrusse l'intero teatro, che venne ricostruito su progetto di A. Rossi, seguendo il criterio di una rigorosa ricostruzione filologica per quanto ...
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Musica e teatro
Carlotta Sorba
La sera del 18 febbraio 1861 si festeggiava a Torino, in piazza Castello, l’inaugurazione del nuovo Parlamento italiano avvenuta quel giorno. Era in programma un concerto [...] , dove all’inizio degli anni Settanta il consiglio comunale aveva rifiutato di erogare il contributo annuale che forniva al teatro La Fenice fin dal 1819, e che veniva ormai definito un’inutile spesa di lusso poiché rivolto a una ristretta fascia ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] furono rappresentate numerose opere di Domenico Scarlatti.
A Venezia nel 1792 si inaugurava un nuovo e grande teatro, che ebbe nome di Fenice con i Giuochi di Agrigento di Giovanni Paisiello. Intanto a Milano si andava sviluppando la vita teatrale ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] , Luciano Salce e dello stesso Vito Pandolfi, che firma pure la regia, La fiera delle maschere, ospitato alla Fenice per la Biennale teatro, il 20 agosto del '47, reduce dal Festival della gioventù di Praga, dove le maschere della commedia dell ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] di Caserta (L. Vanvitelli, 1751-1758): e più tardi avrebbero avuto buon diritto di entrarvi il Teatro alla Scala di Milano (G. Piermarini, 1776-1778) e La Fenice di Venezia (G. Selva, 1790-1792).
In queste sale viene educandosi, sera dopo sera, un ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato sperimentato da altri in un ramo dello...