Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] (Sgroi 1992: § 1.1.1, anche per 20) e l’uso traslato dei termini di parentela in senso affettuoso:
(20) Leopoldo (al telefono): No, Alfio mio, non sono più don Leopoldo di venticinque anni fa (Brancati 1984: 83)
(21) Rachelì, figlia mia [detto da una ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] che, pur non provocando un cambiamento di stato, non sono controllate volontariamente dal soggetto (per es., il telefono è [o ha] squillato all’improvviso).
I tempi composti della coniugazione attiva dell’indicativo (passato prossimo, trapassato ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] trasposizione fonica. La trascrizione fonetica è sempre racchiusa tra parentesi quadre, l’accento lessicale precede la sillaba accentata (telefono [teˈleːfono]), l’indicazione della lunghezza di un fono è affidata al diacritico [ː] (rosso [ˈrosːo ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] può essere usata anche in contesti progressivi:
(9) Marco andava riordinando i propri appunti, quando squillò il telefono (da Bertinetto 1991: 146)
Considerando anche l’effetto detelicizzante che la perifrasi andare o venire + gerundio induce ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] . In questo caso, esso è tipicamente realizzato da elementi fatici (la parola pronto quando si risponde al telefono), da espressioni di saluto o di ringraziamento, da interiezioni che esprimono di volta in volta valori comunicativi diversi ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] locanda» (cfr. Merlini Barbaresi 2004: 266), ma è presente anche in un lessema recente come telefonino rispetto alla base telefono, nonostante in genere un telefonino sia di taglia ridotta. Si noti che nel caso di suffissi come -ino che «presentano ...
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I possessivi (aggettivi e pronomi) indicano una relazione tra un’entità e un possessore (reale o figurato). In particolare, essi rinviano a colui che instaura una relazione (per lo più di possesso, ma [...] (e di eventuali altri aggettivi), come si può osservare in molti degli esempi già illustrati e anche in (30-32):
(30) il tuo telefono è occupato da un’ora
(31) i miei più cari amici sono in vacanza
(32) Marco abita con i suoi genitori
Tuttavia, in ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] , non esclude l’irrealtà nel presente (22):
(21) se Mauro fosse in casa lo accompagnerei al treno
(22) peccato che il telefono squilli a vuoto: se Mauro fosse in casa lo accompagnerei al treno
Il comportamento della forma detta della realtà è ancora ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] ed è oggi frequente per indicare il tono emotivo dei messaggi che si inviano per computer o telefono cellulare.
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abbreviazioni
Diomede Grammatico (1961), Artis Grammaticae libri III, in Grammatici latini, Hildesheim, Olms, 5 voll., vol ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] davvero; I, 2b, in tab. 1), che servono anche come conferma di attenzione (I, 3b, in tab. 1), frequenti soprattutto al telefono per mantenere il contatto in assenza di contesto di enunciazione comune.
I fatismi, dalla parte sia del parlante che dell ...
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telefono
telèfono s. m. [comp. di tele- e -fono; il termine, di coniazione fr. (téléphone) ma con altro sign., solo nel 1885 acquista, con l’ingl. telephone, il sign. attuale]. – 1. a. Dispositivo che, trasformando le vibrazioni acustiche...
telefio
telèfio s. m. [dal gr. τηλέϕιον, lat. telephion, nome di una pianta non bene identificata]. – 1. Nome tosc. di un sedo, prob. della specie Sedum maximum (sinon. Sedum telephium ssp. maximum), comune su rupi e pietraie, soprattutto...