I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] inizi del Novecento era un sindacato con alcuni punti deboli, che andavano da un’azione improntata alla pura tutt’ora una chimera, né vi è da sperare che in prosieguo di tempo si abbia a determinare una situazione diversa e migliore», ma era anche da ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] nel Mezzogiorno riflessi di gran lunga più deboli che altrove75. La vita religiosa proseguì certamente Regno di Napoli, cit., voll. II-V, passim; G. De Rosa, Tempo religioso e tempo storico, cit.
51 Cfr. L. Châtellier, La mission du XVIIIe siècle, ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] maschili e femminili di nuova formazione, si preoccupò di concorrere all’innalzamento delle fasce sociali più deboli, assolvendo a compiti che, per lungo tempo, neppure la scuola pubblica di Stato sarebbe stata in grado di soddisfare, quali la lotta ...
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Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] agricoltura. Questi istituti assicurarono, specie nei primi tempi, una funzione di soccorso ai bisogni ed ) che risultarono però in sé stesse tecnicamente e organizzativamente deboli e troppo dipendenti dagli appalti pubblici e dagli anticipi delle ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] come è fatta' un'opera e come il 'fare opere' muta nel tempo, ossia il problema della struttura e dell'evoluzione letteraria.
Si tratta di dove i nessi e le strutture propriamente sociali sono deboli in confronto allo Stato, si forma un gruppo di ...
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Liberta
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Libertà
sommario: 1. Libertà negativa. 2. Libertà positiva. 3. Libertà di agire e libertà di volere. 4. Determinismo e indeterminismo. 5. Libertà dell'individuo [...] mio diritto di voto, dico e non posso non dire nello stesso tempo che sono ‛libero di' votare. La stessa cosa si può enunciare predominio; se non lo si consegue (se si è ancora troppo deboli per esso), si vuole la giustizia, ossia una potenza pari" ( ...
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Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] le onde radio dal primo quarto del XX. Durante tutto questo tempo, i problemi di natura etica sollevati dal giornalismo hanno fatto particolarmente pesanti per i giornali di paesi con valute deboli (Italia, Francia, Inghilterra). Oltre a ciò, il ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] stimato; e questo fu il primo passo verso l'ineguaglianza e al tempo stesso verso il vizio; da queste prime preferenze nacquero da una parte capricci della fortuna, sottomettendo sia il forte che il debole a doveri reciproci. In una parola, invece di ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] “Per i miseri implora perdono / per i deboli implora pietà”. Lo cantavano anche nei palazzi dello strumento utile C. Gennari, Quistioni canoniche di materie riguardanti specialmente i tempi nostri, Roma 1907, già l’anno dopo in seconda edizione ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] una fondamentale esigenza di unità: unità di fede, nel tempo e nello spazio; unità tra filosofia e morale; unità tra dalla ricerca di una lingua comune), non come l’apologista «debole ma sincero» delle Osservazioni, ma come poeta e narratore dei ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...