Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] i primi due erano di altro autore (forse Agatangelo) e trattavano l’avvento del cristianesimo e la conversione che domina l’Eufrate, vi erano numerosi luoghi di culto pagano, soprattutto il tempiodi Vahagn (divinità iranica assimilata a Eracle), e ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] tabe diffusasi dopo la corruzione del cristianesimo. Ritrarsi ai tempidi Costantino era pertanto una scelta radicale, che, infatti una restituzione che si sarebbe compiuta pienamente con l’avvento definitivo di Cristo, ma che fin d’ora era già ...
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Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] romano sarebbe anche rimasto senza un’alternativa politica, mentre ai tempidi Gibbon già solo la pluralità delle forze europee, e con esse politica religiosa dell’imperatore:
L’avvento del cristianesimo a religione di stato si può considerare come ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] , non era utile convellere19.
Con l’avventodi Giuliano (361-363) i punti fondamentali ; Zonar. XIII 12,31. Per un esame dei singoli casi (tempiodi Helios a Emesa, templi di Gaza, Apamea e Hierapolis) cfr. J. Arce, Reconstrucciones de templos ...
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ARTIGIANI
Bartolomé Bennassar e Mauro Ridolfi
Storia
di Bartolomé Bennassar
Introduzione
Qualunque sia la definizione di artigianato che si voglia considerare, due fatti sembrano innanzitutto incontestabili: [...] che si moltiplicarono con profitto per molti decenni fino all'avvento del telaio meccanico. Intanto ebbe inizio la fortuna dell' nelle fabbriche metallurgiche e delle calzature, dove i tempidi lavoro restarono regolati dall'uomo e non si osservarono ...
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LADISLAO d'Angiò Durazzo, re di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Secondogenito e primo figlio maschio (la sorella Giovanna era nata nel 1371) di Carlo, successivamente re Carlo III, d'Angiò Durazzo e di [...] dei Durazzo dal tempodi Carlo III, poiché l'espansione del re di Napoli in .s., IV (1918), pp. 5-43, 169-214; A. Mancarella, Firenze, la Chiesa e l'avventodi L. di D. al trono di Napoli, ibid., n.s., V (1919), pp. 93-158; n.s., VI (1920), pp. 28 ...
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L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] formula felicitas temporum riferita all’avventodi Traiano (anche se anticipata dal buon governo di Nerva). Essa poteva essere di maestri buoni, non solo si servirono delle storie di marmo fatte al tempodi Traiano, ma delle spoglie ancora condotte di ...
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Visione anglicana di Costantino
Un’indagine storica
Richard Price
La storia della visione anglicana di Costantino – per essere precisi, le visioni anglicane di Costantino, in tutta la loro varietà – [...] politico. Ma Gibbon non crede che i pagani del tempodi Costantino fossero devoti alla loro religione: riferendosi all’esercito che apostolici.
Milman è ugualmente lieto di riconoscere che con l’avventodi Costantino il potere secolare prende in ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] nota peculiare dell’ideologia religiosa pagana al tempodi papa Callisto? Quale lo sfondo culturale, politico, istituzionale degli enunciati monarchiani? Il tratto peculiare di novità è fornito dall’avvento della dinastia afro-orientale dei Severi e ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] odiati da il popolo per li loro superbi portamenti quando al tempodi Federigo governorono, sì per essere la parte della Chiesa più "la divina giustizia, che non va ratto, serbava forse d'avventar le saette della sua ira" (ibid., p. 181), oltre ad ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...