Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] trascendentale, delle varie possibilità coscienziali, atteggiamenti, modi, collegamenti sintetici ecc., e diventa al tempo stesso lo studio dell’a priori universale (formale e materiale) della scienza. Il limite dell’apriorismo kantiano è di essere ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] si dedicò agli studi filosofici, e divenne dopo qualche tempo scolaro di Ammonio Sacca, che la tradizione designa come , concepita da P. anche nel senso stoico come universale vitalità informante mediante le idee (chiamate, in riferimento a ...
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Economia
Per il rapporto secondo il quale due beni si scambiano tra loro ➔ ragione di scambio.
Ragione sociale
Denominazione data a una società commerciale per contraddistinguerla da altre (è sinonimo [...] mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e, al tempo stesso, facoltà che guida a ben giudicare, a discernere cioè il vero essa conduce alla conoscenza delle verità necessarie e universali («verità di ragione») contrapposte alle «verità ...
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Antropologia
In antropologia culturale, la prospettiva più importante per lo studio delle società e delle culture umane prima che si diffondesse nel corso del Novecento il paradigma funzionalista e il [...] le varie forme di e. impostesi in antropologia: e. unilineare, e. universale, e. multilineare.
L’ e. unilineare riteneva che esistesse un’unica linea di sviluppo percorsa in tempi differenti da tutte le società umane e culminata nella società europea ...
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specie biologia Nella sistematica biologica, categoria che rappresenta l’unità fondamentale di base del sistema di classificazione. S. sistematica S. comprendente diverse sottospecie (dette anche s. elementari [...] concetto di s. evolutiva, proprio per integrare con la dimensione tempo il concetto di s. biologica; con successive modifiche si che quindi partecipano della stessa essenza, e il concetto universale, che, sul piano della logica, designa questa stessa ...
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Filosofo della storia (Blankenburg im Harz, Sassonia-Anhalt, 1880 - Monaco di Baviera 1936). Studiò matematica, filosofia, storia e storia dell'arte nelle univ. di Monaco e di Berlino, ove conseguì il [...] decadenza. S. distingue nel complesso della storia universale otto civiltà (babilonese, egiziana, indiana, Cina, sembra sopravvivere a sé stessa e perpetuarsi ancora per lungo tempo, la sua vicenda è da considerarsi conclusa, assumendo i caratteri di ...
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Śiva Divinità tra le più venerate della mitologia indù, membro della triade divina (trīmūrti) con Brahmā e Viṣṇu. In virtù dei suoi molteplici aspetti, benevoli e terrifici a un tempo, Ś. assume forme [...] ed epiteti diversi. Come signore del tempo (Mahākāla), presiede all’incessante dinamica creazione-annientamento-rigenerazione, il sostanziale identità tra il sé individuale e il sé universale, l’Essere supremo rappresentato da Śiva. Tra le scuole ...
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Aufklärung Nella Germania della seconda metà del Settecento (in tedesco col significato di «delucidazione, chiarimento») il movimento di idee usualmente chiamato Illuminismo. La fortuna del termine è legata [...] campo pedagogico e scolastico attraverso il ‘filantropismo’ e il suo ideale di una scuola popolare che promuovesse, attraverso la ragione, la formazione di uomini volti, a un tempo, alla ricerca della propria felicità e di una solidarietà universale. ...
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Filosofo (Montclair 1864 - Ann Arbor 1927). Studiò in Germania presso le univ. di Gottinga, Berlino, Heidelberg; fu poi prof. alla facoltà di filosofia dell'univ. del Michigan. Interpretando piuttosto [...] un sistema monistico idealistico, privilegiando le categorie di tempo, spazio e causalità. In etica si ispirò al sistema spinoziano, considerando il bene e il male dal punto di vista della ragione universale. Contro la "volontà di credere" di William ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] da Napoleone, avrebbe prefigurato la nascita di uno 'Stato universale' destinato a chiudere la lunga fase della 'lotta per il 'ideologia, che è emersa e si è sviluppata nel nostro tempo. Lo studio delle ideologie ha fatto suo il compito di ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...