Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] tenga conto che la lingua, come si è accennato sopra, è un potente fattore di identificazione di gruppo, e ogni gruppo tende a essere fedele e ad avere atteggiamenti almeno in parte positivi verso la propria varietà di lingua), o possono avere quello ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] a porre l’agente come primo elemento della frase; un’altra strategia, basata su considerazioni di salienza visiva, che tende a esprimere e a descrivere prima gli elementi più grandi e poi quelli più piccoli introducendo agenti e oggetti prima dell ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] due possibilità sono destinate a scomparire (salvo casi eccezionali come quello degli ebrei siciliani o dei cristiani maltesi), tende invece a crescere la possibilità di diglossia greco-romanza, dal momento che il greco declina più rapidamente come ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] di membri della rete l’un con l’altro), e molteplice (con un’alta quantità di relazioni plurime fra i membri) tende a rinforzare le norme interne al gruppo, e quindi a essere linguisticamente conservativa; mentre se è poco densa, a maglie larghe ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] e sono semmai le interiezioni oscene a mostrare, anche in queste sedi, la tendenza a un uso abitudinario.
Ciascun parlante tende, come s’è visto, a privilegiare alcuni intercalari o uno in particolare, che diventa suo carattere distintivo e elemento ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] nerbo (ma anche nervo) e in francese nerf.
Quando [v] è in posizione intervocalica normalmente non ha corrispettivo fonico e tende ad essere eliminata soprattutto se precede la vocale [i]; la sequenza avi- si riduce ad au-, quindi avica diventa auca ...
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CONTOLI, Francesco
FF. R. de' Angelis
Figlio di Marcantonio e di Francesca Rezia, nacque il 22 dic. 1728 a Castelbolognese (Ravenna), nella parrocchia di Casalecchio. Dopo aver compiuto i primi studi [...] , pur nella opacità poetica, da una spinta sensibilità uditiva dei linguaggio, da un movimento elegante che tende al preziosismo formale, riscontrabile soprattutto nelle descrizioni delle figure. Si possono cosi ricordare i due sonetti dedicati ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] affatto scevra di potenza, tale da muovere senza muoversi, come il fine supremo di perfezione a cui tutta la realtà tende. Tale concezione passò poi nella teologia Scolastica.
Fisica
Lo studio, cinematico o dinamico, di un m. richiede che il corpo ...
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Biologia
Corrispondenza fisiologica, ossia identità o somiglianza delle funzioni di organi per altri versi disparati (le somiglianze anatomo-morfologiche, relative al valore architettonico e costituzionale [...] volta che la scomparsa delle consonanti finali aveva annullato la differenza del nominativo singolare: dono-doni (dal lat. donu[m]-dona) per a. di lupo-lupi (da lupu[s]-lupi). L’a. tende a semplificare la memorizzazione delle strutture linguistiche. ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] fricativa debole (breve e con ridotto contatto) (➔ affricate). Si vedano parole come pace o la cena, che (timbro vocalico a parte) tendono a confondersi con pasce e la scena, distinti nello standard. In Toscana, e solo lì, è molto diffusa anche la ...
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tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...