In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] Non esco perché piove; Siccome siamo molto stanchi, andiamo a casa); le finali indicano il fine, lo scopo verso il quale tende l’azione espressa nella reggente (Alzò la voce perché tutti lo sentissero; Giorgio è andato a ritirare i pacchi per fare un ...
Leggi Tutto
Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] cui perciò concentra il massimo della prominenza informativa (Halliday 1967). In una frase non marcata, l’elemento focalizzato tende a occupare la posizione finale. Nella sua formulazione originaria, la nozione di focus prevede che l’informazione in ...
Leggi Tutto
Per descrivere la relazione di finalità occorre ignorare la sua forma di espressione più nota, cioè la frase finale (➔ finali, frasi), per concentrarsi sulla sua struttura concettuale. In termini generali, [...] una premessa: sul piano concettuale, la finalità è una relazione molto complessa; di questa struttura complessa, ogni forma di espressione tende a mettere in luce alcuni aspetti e a lasciarne in ombra altri.
Mentre la causa si colloca interamente nel ...
Leggi Tutto
Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] il referente di un nome è più identificabile quando il nome è concreto, definito, numerabile e alla forma singolare, e tende a essere meno identificabile quando è indefinito o non del tutto definito (cioè nei casi in cui si presenta senza articolo ...
Leggi Tutto
CHERUBINI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Milano il 5 marzo 1789 da Giuseppe, compositore di stamperia, e da Maria Repossi. Come si legge nella Vita mea - scritta tra l'estate del 1848 e il febbraio [...] e Luti. Anche il Giusti, al quale Manzoni in seguito (1845) si rivolse, giudicò il C. un "gran brodolone" che tende "a mettere a sovvallo tutte le squisitezze stampate per istiracchiarle a rispondere a un dialetto, senza sapere o senza voler sapere ...
Leggi Tutto
La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] un grado di lessicalizzazione inferiore, e quindi non promuovono facilmente a lemmi (➔ lemma, tipi di) queste parole, come invece tende a fare la lessicografia dell’inglese. I linguisti studiano i composti e li suddividono in base al modo in cui ...
Leggi Tutto
I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] di rientri ravvicinati sul canale che non richiedono saluti di tipo più enfatico.
I messaggi e-mail, come già osservato, tendono in generale ad adeguarsi di più allo stile epistolare, ad es. per quanto riguarda la presenza fissa di formule di saluto ...
Leggi Tutto
Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] d’aria in quel punto. A sua volta l’accelerazione determina una diminuzione di pressione tra le due pareti che, di conseguenza, tendono a riempire il vuoto d’aria che si è creato e si accostano fino a chiudere il passaggio. La chiusura determina un ...
Leggi Tutto
Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] formante non è visibile, come nelle occlusive, si fa riferimento alla deviazione delle seconde formanti delle vocali a contatto, che tendono verso la zona frequenziale di 1500-1800 Hz. In fig. 3 è riportato lo spettrogramma della parola lode [ˈlɔːde ...
Leggi Tutto
Il modo ➔ congiuntivo si trova tanto nelle frasi principali (➔ principali, frasi) quanto, e soprattutto, nelle subordinate (➔ subordinate, frasi). Svolge una doppia funzione: esprimere una certa ➔ modalità [...] come contento, felice, orgoglioso, soddisfatto, sorpreso, ecc.:
(30) sono contento che sia / sei venuto
L’indicativo tende ad alternarsi al congiuntivo anche dopo verbi dichiarativi come raccontare, notare, osservare, spiegare, dire, ecc. + che ...
Leggi Tutto
tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...