AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] decisamente. Da questo punto di vista la continuità si giustapponeva alla rottura, dacché mai il padre di ambienti d'epoca, di interni di famiglia, di atmosfere drammatiche e cariche ditensione. Un cenno a parte meritano ancora i suoi libri di ...
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URBANO VIII, papa
Georg Lutz
URBANO VIII, papa. – Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e da Camilla Barbadori.
Penultimo di sei fratelli, fu battezzato lo stesso [...] al punto da far temere, negli anni 1639-40, una rottura delle relazioni diplomatiche.
Per mera casualità la protesta del cardinale che da tempo si trovava in forte tensione con Roma, fornendo al duca di Parma sussidi di ben 25.000 scudi al mese. ...
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DOZZA, Giuseppe
Paolo Tirelli
Nacque a Bologna il 29 nov. 1901 da Achille e da Virginia Mattarelli.
Le modeste condizioni economiche della famiglia lo costrinsero nel 1913 ad abbandonare la scuola e [...] , retributive e normative, per tentare di provocare rotture politiche nel sistema fascista, fu prospettato il suo momento di maggiore tensione civile. I democristiani e i liberali avevano deciso di aderire al Comitato di liberazione nazionale (CLN ...
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MONTI, Vincenzo
Giuseppe Izzi
MONTI, Vincenzo. – Nacque il 19 febbraio 1754 alle Alfonsine (ora in provincia di Ravenna), ottavo degli undici figli di Fedele Maria e di Domenica Maria Mazzarri.
Il nonno, [...] eclettismo e la motivata tensione sperimentale di temi e di forme che non abbandonarono mai l’opera di Monti, servendo, inoltre con la rottura con Foscolo, esplosa nell’aprile 1810, in seguito a due negative recensioni a versi di Cesare Arici, ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] ), L. X, che non intendeva venire a rottura con Federico di Sassonia, adottò un atteggiamento morbido, mantenendo in sospeso religioso non si tradusse in un'autentica tensione e restò confinato a un'attitudine di pensiero espressa in toni ironici e ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] di Napoleone III e il discorso di Vittorio Emanuele in pieno Parlamento, e il clima ditensione in Europa e di fervida L'infelice conclusione di quel tentativo, fatto naufragare dal Cavour per attuarlo in proprio, e la rottura che ne seguì ...
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ERCOLE I d'Este, duca di Ferrara Modena e Reggio
Trevor Dean
Nacque a Ferrara il 24 ott. 1431 da Niccolò (III), signore di Ferrara, e dalla terza moglie di questo, Rizzarda di Tommaso di Saluzzo. Al [...] di Faenza dal fratello, di concerto con Venezia.Questi segni di una spaccatura dell'alleanza tra Milano, Venezia, Firenze e Ferrara e ditensione una rottura con E., ne respinse l'offerta di risolvere la disputa tramite negoziati, gli alleati di quest ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] protagonista della cosiddetta ‘notte di S. Gregorio’, nel corso della quale si verificò la rottura delle trattative per la vigente e cercava di destabilizzarlo con quella che fu chiamata la ‘strategia della tensione’, caratterizzata da connotati ...
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COLLEONI, Bartolomeo
Michael E. Mallett
Figlio di Paolo di Guidotto e di Riccadonna de' Valvassori da Medolago, nacque nel castello di Solza (Bergamo) probabilmente nel 1400.
La sua famiglia apparteneva [...] incontrò una seria opposizione nell'assumere il titolo e la tensione presto si allentò. Sul finire dell'estate il C. era riunito il suo esercito sperando che una rottura dei negoziati gli offrisse la possibilità di un nuovo attacco. Ma, causa una ...
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rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî del verbo: r. di un vetro, di un piatto,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...