Informazione e computazione quantistica: applicazioni
Mario Rasetti
Schemi diversi di computazione quantistica
La computazione e la teoria dell’informazione quantistiche sono ormai entrate nel complesso [...] priminumeri interi che siano il prodotto di due numeriprimi entrambi molto grandi. Questo metodo è noto come RSA (dai nomi dei stati inseparabili, dall’altro, in quelle del cosiddetto teorema no cloning, che stabilisce l’impossibilità di clonare uno ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'emergere della concezione strutturale in algebra
Leo Corry
L'emergere della concezione strutturale in algebra
Il punto di vista strutturale [...] seconda parte della dimostrazione dell'enunciato, attualmente noto come teorema di Jordan-Hölder. Il diverso modo in cui Serret questo termine per la prima volta, ma ciò avviene esclusivamente nel contesto della teoria deinumeri: un anello, nel ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La radiazione e il quanto
Olivier Darrigol
La radiazione e il quanto
I primi concetti quantistici emersero dallo studio di un problema che si collocava [...] numero sempre crescente di fisici ravvisò questa caratteristica paradossale dei raggi X ma passarono ancora dieci anni prima derivò, pubblicata nel 1916, prevedeva in accordo con il teorema del calore di Nernst la degenerazione alle basse temperature ...
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Fondamenti della matematica e teoria algoritmica dell'informazione
Gregory J. Chaitin
Ciò che possiamo dimostrare intorno ai fondamenti della matematica usando i suoi stessi metodi costituisce la metamatematica, [...] H(X) come al numero di bit di informazione nel più conciso o più elegante insieme di assiomi che generano l'insieme di teoremi X.
Esponiamo ora alcuni deiteoremi che si possono dimostrare a proposito di queste quantità. Prima di tutto, consideriamo ...
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LOMBARDO RADICE, Lucio
Albertina Vittoria
Piervittorio Ceccherini
Nacque a Catania il 10 luglio 1916, da Giuseppe e da Gemma Harasim, terzogenito dopo Giuseppina e Laura.
Come lui stesso scrisse, i [...] altri incarichi di insegnamento: teoria deinumeri (1960-61), geometria superiore e originale", che era appartenuto ai pedagogisti di primo Novecento, fra i quali era suo padre (ibid deiteoremi proiettivi conseguita attraverso la nozione di S-teorema ...
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BALIANI, Giovanni Battista
Enzo Grillo
Nacque a Genova nel 1582. Il rango della sua famiglia lo costrinse a seguire le orme del padre, senatore della Repubblica genovese, avviandolo alla carriera politicoamministrativa, [...] otto anni dopo - di aver dimostrato il teorema sull'incremento di velocità dei gravi molti anni prima di sentir parlare di Galileo! E così, compie secondo la progressione deinumeri naturali e non più secondo quella deinumeri dispari. Le pretese ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] 25 marzo 1538 a Bamberg, in Franconia (Germania). Deiprimi anni della sua vita non si sa nulla, e prima volta nel 1581, Clavio fornì i fondamenti della teoria degli orologi, risolse numerosi problemi di natura teorica e pratica, dimostrò vari teoremi ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] allora concentrato un numero notevole di illustri primo momento gli studiosi impegnati in queste ricerche provvedono ad assicurare una messe di teoremi che garantiscono l’esistenza di «punti fissi». Alcuni dei più celebri e utili di questi teoremi ...
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FAGNANO (Fagnani, Toschi di Fagnano), Giulio Carlo
Ugo Baldini
Nacque a Senigallia (prov. di Ancona) il 26 sett. 1682 da Francesco e da Camilla Caterina Bartoli.
La sua biografia fino al 1752 e la storia [...] a contenere numerositeoremi nuovi - come già riconobbe J.-E. Montucla - fu forse il primo manuale tendenzialmente delle scienze matematiche e fisiche; in particolare: F. Siacci, Sul teoremadei conte di F. (pp. 1-26); B. Boncompagni, Intorno ad ...
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LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] logica e anche il L. diede, a principiare dai suoi primi anni di ricerca, alcuni validi contributi. In una nota ( deinumeri, fino a una sua completa dimostrazione nel 1942 a opera di G. Hajós; il risultato, ora, è generalmente conosciuto come teorema ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...