Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] p., l’analisi strutturale dei singoli componimenti, deitipi e dei generi.
La chiarificazione del concetto quello che riguarda l’origine delle fiabe: diversamente hanno cercato di risolverlo la teoria mitica – sostenuta da J. e W.K. Grimm, da M. ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] ai particolari della specializzazione e della distribuzione dei tessuti e deitipi cellulari. Specialmente a livello cellulare e prima. Sulla Terra, per i sostenitori di questa teoria, vi sarebbero soprattutto delle morfostrutture, relegando al rango ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] ’ della t. e sulla sua connessione con la teoria sociologica da cui prende le mosse la ricerca empirica. Il primo approccio, tendenzialmente positivistico, ha condotto a sviluppare l’idea dei ‘tipi naturali’; il secondo, orientato in senso piuttosto ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] dei concetti e dei significati, la teoriadei prototipi di E. Rosch (v. significato: Linguistica, App. V) e soprattutto la teoriadei deve d'altra parte la distinzione di tre tipi di rappresentazioni, tutti forniti di evidenza sperimentale ...
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UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] sugli u. quindi sfuma gradualmente in quella dei ''tipi'' linguistici, cioè delle classi entro cui possono nota come Grammatica Universale. Secondo questa prospettiva (chiamata ''teoriadei principi e parametri''), tutte le lingue funzionano in base ...
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INDOEUROPEO, (XIX, p. 131)
Anna Morpurgo Davies
Linguistica. - Le basi della l. i. sono state gettate nel 19° secolo e consolidate all'inizio del 20° secolo. Ci si riferisce in questo modo sia ai veri [...] parte dalla cosiddetta teoria laringale che in ultima analisi risale alla teoriadei coefficients sonantiques di ecc.), di una poetica i., si cerca cioè di ricostruire sia i tipi metrici della lingua madre sia alcuni degli usi formulari (R. Jakobson, ...
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FONOLOGIA NATURALE
Leonardo M. Savoia
(v. fonologia, App. IV, I, p. 837)
La questione della naturalezza in f. ha avuto un ruolo centrale nello sviluppo dei modelli fonologici che sono correlati alla [...] e i sistemi di suoni, i tipi di struttura sillabica e metrica, i tipi di processi, più frequenti nelle lingue fonologiche naturali, e di conseguenza l'adeguatezza descrittiva della teoriadei tratti e delle nozioni di classe naturale e di regola ...
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LINGUISTICA TIPOLOGICA
Giuliano Bernini
La l.t. s'interessa soprattutto della ricerca di principi di organizzazione dei sistemi linguistici che rendano conto della variazione strutturale delle lingue, [...] e alla conseguente classificazione, spesso forzosa, delle lingue in due soli tipi: Oggetto-Verbo e Verbo-Oggetto (T. Vennemann, W. Lehmann). di dati empirici, si avvicina a queste con la teoriadei ''parametri'' (N. Chomsky), cioè della gamma di ...
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TIPOLOGIA LINGUISTICA
Alberto M. Mioni
. La t. l. studia le diversità e le similarità tra le lingue al fine di classificarle in "tipi" distinti, caratterizzati da un insieme di omologie formali o sostanziali.
Gli [...] abbastanza coerenti e distinti da poter costituire deitipi. Questi princìpï si realizzano spesso con modalità della materia. La monografia di F. Antinucci, Fondamenti di una teoria tipologica del linguaggio, Bologna 1977, interessante esempio di t.l. ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207; App. II, ii, p. 210)
Aldo G. Gargani
Alberto M. Mioni
Luigi Rosiello
Paolo Ramat
Filosofia. - Nel Novecento il linguaggio è divenuto un tema centrale della ricerca filosofica, [...] definito che dia conto dei problemi di pertinenza della l. testuale; da un lato: Quali sono i tipi di testo esistenti), Quali da inquadrare nella cosiddetta "l. pragmatica", la quale risale alla teoria degli "atti linguistici" di J. L. Austin e J. R ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...