Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] da Lindblom (1990), che ha elaborato la cosiddetta teoria H&H, secondo cui la qualità dell’articolazione far conoscere tutte le varietà accolte nella repubblica dei ben parlanti. […] E siccome tra i diversi tipi di «buona pronuncia» ce n’è uno ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] e dagli scriventi nei vari tipi testuali: così, per es., avvenne, per es., in francese, dove la teoria del bon usage si affermò «in senso rigorosamente j/ (bujo) o al posto di ‹ii› nei plurali dei nomi in -io (studj), che rimase solo in cognomi e ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...]
Se invertiamo i due sintagmi (➔ sintagma, tipi di), si modifica anche la distribuzione dei ruoli sintattici: la ragazza (S) ama il è la cosiddetta branching direction theory (in italiano «teoria della direzione della ramificazione»: cfr. Dryer 1992). ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] marcatori del discorso (➔ segnali discorsivi).
Questi sono di vari tipi e possono avere una funzione pragmatica e/o testuale. Nel in Tradizione e innovazione. Il parlato. Teoria, corpora, linguistica dei corpora. Atti del VI convegno della Società ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] e così via). Queste possibilità sono esaltate dal più importante dei canali di cui l'uomo si serve, la voce . Secondo Grice, queste massime sono di quattro tipi: a) di qualità: cercare di fornire un linguistica o della teoria della comunicazione e ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] italiani. Storia, tipi, struttura, Roma, Carocci.
Formigari, Lia (a cura di) (1984), Teorie e pratiche pp. 29-43.
Sessa, Mirella (1984), La terminologia delle arti e dei mestieri. Appunti su Alberti di Villanuova, in Formigari 1984, pp. 205-224 ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] della Repubblica Italiana, in Rilievi. Le gerarchie semantico-pragmatiche di alcuni tipi di testo, a cura di A. Ferrari, Firenze, Cesati, Edizioni dell’Orso.
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Mortara ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] , sia dal punto di vista della diffusione sia da quello della riconoscibilità. In teoria un europeismo dovrebbe essere comune a tutte le lingue d’Europa e solo a come mostra il confronto della scrittura dei suoi esempi con la trascrizione fonetica ...
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L’acquisizione dell’italiano come lingua seconda (L2) è un processo graduale che si innesta sul processo di acquisizione, avviato in tenera età, di un’altra lingua (detta lingua prima o L1). L’italiano [...] dei processi di acquisizione dell’italiano come L2 apporta un rilevante contributo all’elaborazione di una teoria forme attestate in ciascun paradigma sia per il numero di tipi lessicali che le possiedono (nell’imperfetto emergono dapprima le forme ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] questi fattori l’uscita di scena dei sostenitori del codice cortigiano, pressoché : il condizionale italiano in -ia nei tipi saria, haveria, che si ritrova nei .
Giovanardi, Claudio (1998), La teoria cortigiana e il dibattito linguistico nel primo ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...