La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] nocivo perché fondato su «teorie del funzionamento d’una insegnamento linguistico, in ciò aiutati dall’associazionismo dei docenti (oltre al GISCEL nacque in Sobrero, Scandicci, La Nuova Italia.
GISCEL (Gruppo di Intervento e Studio nel Campo dell’ ...
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Nella teoria dell’➔interferenza linguistica il termine forestierismo è talvolta usato per indicare quelle parole o espressioni di matrice straniera che più propriamente sono denominate prestiti integrali, [...] manca un contatto culturale e di conseguenza non si stabiliscano dei veri e propri processi d’interferenza, fondati di necessità di prestiti riguarda inizialmente singoli episodi di contatto, gruppi ristretti, terminologie speciali, da dove le novità ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] dimostrativi molto presto. Inoltre, la presenza dei dimostrativi nelle lingue del mondo è un caratterizzato da sistemi binari. Tali gruppi sono omogenei non solo per il , Jena, Fischer (trad. it. Teoria del linguaggio. La funzione rappresentativa del ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] la consonante velare sonora. Nella stessa epoca, dei tre segni che indicavano la consonante sorda, C ) i Latini rappresentano, nel Lazio antico, il gruppo più settentrionale. Il carattere composito, che il l il prevalere, nella teoria e nella pratica ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] relazione dei segni con i soggetti che li usano). A queste posizioni si sono rifatte altre teorie sintattiche, ʒ-, che sono sempre di grado rafforzato, e per le iniziali di gruppi consonantici, che non siano quelli di muta più liquida, le quali sono ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] N. Luhmann negli anni 1970 in chiave di teoria generale dei sistemi, riprende l’originaria esortazione alla sintesi di contingenze associate alla mobilitazione e al conflitto fra i gruppi. Mentre il f. ortodosso aveva dato particolare rilievo ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] lat. capsula; cesio, dal lat. caesius.
I gruppi consonantici di cui la lettera s può far parte in la lettera s indica uno dei sapori (o flavours) dei quark detto stranezza (o strangeness di particelle libere. In una teoria di campo quantistica, gli ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] sec. nei termini della ricerca di una sede primitiva, due teorie incontrarono particolare favore: l’una (E. Schrader, A. Sprenger e letteraria. Le lingue semitiche formano uno dei cinque gruppi della famiglia camito-semitica, insieme con l’egiziano ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] che altro al lavoro minuzioso, ma necessario, della descrizione dei diversi organi nei vari gruppi sistematici. Nel 19° sec., a opera di R. Sulla Terra, per i sostenitori di questa teoria, vi sarebbero soprattutto delle morfostrutture, relegando al ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] piano del sistema sia sul piano dei suoi usi concreti, ne discende che il segno scatola non può né in teoria né di fatto avere lo stesso meno cogenti a seconda delle richieste che dai gruppi culturali e sociali di una determinata collettività storica ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...