I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] 1997.
A. Quarteroni, R. Sacco, F. Saleri, Matematica numerica, Milano 1998.
Applicazioni dell'analisi armonica
La trasformata di Fourier è il principale strumento matematico della teoriadei segnali (v. anche segnale, App. V). Nelle applicazioni, la ...
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L'a. n. è una branca della matematica che si occupa di individuare, analizzare e implementare algoritmi per la risoluzione approssimata di problemi matematici in genere, che possono scaturire da pure speculazioni, [...] per la minimizzazione, riguardano la scelta della direzione di discesa e l'entità del corrispondente passo.
Integrazione numerica e teoria dell'approssimazione
Uno dei settori dell'a. n. riguarda il calcolo dell'integrale definito ∫ba f (x)dx di una ...
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Introduzione. - La teoria delle c. è di recente costruzione, ma, per la sua stessa natura, è oggi già penetrata diffusamente nella matematica. Essa rappresenta, nel pensiero matematico, un momento di sintesi, [...] ora nell'es. (4) questa classe è l'insieme deinumeri naturali, ma negli altri esempi non è chiara la scoperta del concetto di funtori aggiunti, ma l'importanza di questo concetto nella teoria della c. è messa in risalto più tardi da P. Freyd e ...
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VETTORE
Roberto Marcolongo
Matematica. - Le grandezze, che si incontrano in geometria, in meccanica, in fisica, si possono distinguere in due classi. Le une - quali, ad es., le lunghezze, le aree, i [...] lineare di i, j, k; cioè si può sempre porre
dove la terna di numeri reali x, y, z è unica.
5. Prodotto scalare o interno di due teoriadei momenti d'inerzia, nella teoria del giroscopio, in quella delle deformazioni infinitesime e nella statica dei ...
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L'a. l. costituisce uno strumento matematico di importanza fondamentale in ogni disciplina scientifica. Essa costituisce sia un efficace linguaggio comune con cui formulare problemi di natura diversa, [...] .
Problemi di autovalori
Il calcolo degli autovalori di una matrice A, cioè deinumeri complessi Ï per cui esiste un vettore non nullo x tale che Ax=ëx , è in teoria ricondotto alla risoluzione dell'equazione caratteristica p(ë)=det(A−ëI)=0. Questo ...
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Gli sviluppi dell'algebra generale, o astratta, che ormai può denominarsi a. senz'altro (il termine "a. moderna" tende a cadere in disuso), sono stati così vasti e varî negli ultimi anni da far parlare [...] gruppoide associativo libero con lo stesso numero di generatori occorrerà identificare le parole che si ottengono l'una dall'altra utilizzando la legge associativa. Da considerarsi ormai classica la teoriadei gruppi abeliani liberi con t generatori ...
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. La teoriadei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] moltiplicazione e della divisione con le stesse regole che valgono per es., per la totalità deinumeri razionali, o reali, o complessi.
2. La teoriadei corpi astratti è stata approfondita soprattutto nel caso commutativo, al quale solo ci riferiremo ...
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La t. del c. può essere definita come il ramo della statistica che si occupa specificamente delle rilevazioni campionarie nel loro aspetto metodologico. È difficile, se non impossibile, tracciare in modo [...] sempre identicamente distribuite, non sono indipendenti. Il numerodei c. è qui dato dalle disposizioni senza ripetizione , Roma 1953; D. Raj, Sampling theory, New York 1968; V. Castellano, A. Herzel, Elementi di teoriadei campioni, Roma 1971. ...
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Generalità. - Il concetto di d. è stato introdotto nell'analisi matematica (v. anche funzionale, analisi in questa Appendice), e sviluppato in una teoria di notevole efficacia applicativa, da L. Schwartz [...] strette analogie con l'ampliamento del campo deinumeri razionali in quello deinumeri reali.
Sulle d., definite in uno studiata anche dal punto di vista dell'algebra moderna. La teoria è stata poi estesa alle funzioni di due o più variabili ...
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ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] poi a designare un segno numerale generico.
Lo zero nelle diverse teorie deduttive deinumeri naturali. - In una teoria deduttiva deinumeri naturali lo zero può essere introdotto in vario modo. Nella teoria ordinale di G. Peano (1889) lo zero è uno ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...