Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] abbandona la dimensione propria della linguistica o della teoria della comunicazione e si entra in quella della sintassi e la ricchezza del lessico.
La terza funzione della comunicazione corporea riguarda il controllo della situazione sociale ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] amministrativa, una vera e propria presa di controllodel territorio attraverso la scrittura, che contribuisce all’ autorevolezza degli umanisti italiani e appaiono punti di riferimento per teorie e azioni a sostegno delle lingue nazionali che si ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] De Mauro, Tullio (19702), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (1a ed. 1963).
Desideri, Paola (1984), Teoria e prassi del discorso politico. Strategie persuasive e percorsi comunicativi, Roma, Bulzoni.
Desideri, Paola (1998), L’imperio ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] modelli di scrittura del Trecento. Con valore più estensivo, infine, talvolta purismo indica ogni teoria o posizione linguistica ebbe, così, da una parte un maggior rigore nel controllo classicistico della scrittura, dall’altra, sul piano editoriale, ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] l’animatezza dell’ente che svolge il ruolo e il controllo che esercita sull’evento descritto». Tale scala – che vede classificazione tradizionale e la «teoria dei casi profondi» di Charles Fillmore, che è alla base del modello appena presentato.
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] l’autore «è pur sempre l’elemento essenziale di controllo e neoformazione linguistica» (Paccagnella 1984: 136). Infine del “Cortegiano”, «Studi e problemi di critica testuale» 3, pp. 171-178.
Giovanardi, Claudio (1998), La teoria cortigiana ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] che. L’area delle ➔ preposizioni, meno soggetta al controllo normativo consapevole, presenta vari esempi di differenza rispetto allo
Canepari, Luciano (1990), Teoria e prassi dell’italiano regionale. A proposito del “Profilo della lingua italiana ...
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Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] Inoltre, il crescente ruolo dell’uomo come modellatore della superficie del pianeta e generatore di processi geomorfici ha portato la m. con un forte controllo della seconda sulla prima. Sulla Terra, per i sostenitori di questa teoria, vi sarebbero ...
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Diritto
A. diplomatici Organi dello Stato che svolgono in territorio estero funzioni attinenti alle relazioni internazionali. La qualità di a. diplomatico è attribuita a un dato individuo dal diritto internazionale [...] i beni prodotti impiegati come capitali nell’attività produttiva.
Nella teoria principale-agente, a. indica il soggetto economico che agisce per entità del sistema, e sono in grado di negoziare su tale base il valore di alcune variabili di controllo e ...
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Tesi secondo cui il tutto è più della somma delle parti di cui è composto. Questo principio generale è stato variamente articolato in diverse discipline. Nel campo delle scienze umane si parla di o. a [...] cui appartiene, se non addirittura ad altre teorie, dal che segue che il controllo empirico riguarda la teoria nella sua globalità. Questa tesi (nota anche come tesi di Duhem-Quine) doveva minare le basi del neopositivismo e dare nuovo impulso, entro ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
pre-bunking (prebunking) s. m. inv. La pratica e le tecniche di contrasto preventivo della disinformazione, con riferimento sia ai mezzi di informazione tradizionale sia, in particolar modo, ai social media. ♦ La teoria dell'inoculazione, nota...