PRODUZIONE
Attilio Gardini
(XXVIII, p. 298)
Funzione della produzione. - Nell'impostazione marginalista o neoclassica si è sviluppata una teoria dell'equilibrio economico fondata sulla funzione della [...] del costo dellavoro.
Per quanto concerne i rendimenti di scala, questi possono essere costanti, crescenti o decrescenti, poiché dipendono dai valori pp. 28-45; S. Zamagni, Analisi delle attività e teoria della produzione, Parma 1976; M. Fuss, D. Mc ...
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Capitalismo
Walt W. Rostow
di Walt W. Rostow
Capitalismo
sommario: 1. Una definizione. 2. Un approccio. 3. Un quadro statistico dello sviluppo nel mondo contemporaneo. 4. Le condizioni preliminari del [...] che in India, la merce costa 1 giorno di lavoro nel primo paese e 10 giorni nel secondo, cosicché teoria questo indice può variare da 0 a 1: il valore 0 esprime eguaglianza completa: ciascun quintile di redditieri ottiene il 20% del reddito; il valore ...
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LORIA, Achille
Riccardo Faucci
Stefano Perri
Nacque a Mantova il 2 marzo 1857 da Salomone, detto Girolamo, di famiglia di origine catalana, e da Anaide D'Italia, entrambi israeliti.
Della città padana [...] nel 1883, in un necrologio apparso nella Nuova Antologia (1( aprile, pp. 509 s.), egli prese vivacemente le distanze da Marx, criticandone la teoriadelvalore-lavoro e mettendo in luce, forse per primo, la difficoltà di conciliarla con una efficace ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] sono fondamentalmente due. La prima è quella di una radicale riduzione della teoriadelvalore-lavoro di Marx a quella dei classici. L'idea che prevale è che questa teoria sia sostanzialmente quella stessa di Ricardo. Non si avverte la differenza tra ...
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Distribuzione della ricchezza e del reddito
Alberto Quadrio Curzio
Introduzione
I problemi della distribuzione del reddito e della ricchezza sono da sempre rilevanti nella scienza economica in termini [...] problema e non eliminò i disturbi dei prezzi. Anche Marx affrontò il problema, allargando la teoriadelvalore-lavoro a una teoria generale dello sfruttamento dellavoro e impostando (ma non risolvendo) il cosiddetto problema della trasformazione dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] di Puglia. Lettera [...] al signor Simonde de Sismondi, 1820; Sul dissodamento de’ pascoli del Tavoliere della Puglia, 1832). Ma è sulla teoriadelvalore-lavoro e del prezzo d’equilibrio, e sulla distinzione tra «prezzo naturale» e «prezzo corrente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Camillo Benso conte di Cavour
Riccardo Faucci
Cavour occupa un posto ben più alto nella storia d’Italia che in quella dell’economia politica. Tuttavia, considerarlo alla stregua di un politico puro [...] e metodo dell’economia politica.
Nel testo inedito De la valeur (1828), egli manifesta dubbi sulla validità della teoriadelvalore-lavoro, che secondo lui si può sostenere solo a patto di considerarla espressione della difficoltà di ottenere le ...
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liberismo
Gaia Seller
La dottrina della libertà di mercato
Il liberismo è un sistema economico imperniato sulla libertà di mercato, nel quale lo Stato si limita a garantire tale libertà con norme giuridiche. [...] ) nell’economia di mercato, sta creando grosse difficoltà di aggiustamento nei paesi di antica industrializzazione.
La teoriadelvalore-lavoro
Nella sua opera Principi dell’economia politica e delle imposte (1817), l’inglese David Ricardo riprende ...
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In economia, sia il metodo di analisi basato sul principio marginalistico e, in particolare, sull’individuazione delle scelte ottime degli agenti economici attraverso il confronto tra beneficio e costo [...] uno sviluppo delle idee degli economisti classici, in particolare della teoriadelvalorelavoro, secondo cui il prezzo di un bene è determinato dalla quantità dellavoro necessaria per produrlo.
Dopo la parentesi keynesiana e postkeynesiana, quindi ...
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Nella terminologia marxista, la differenza tra il valoredel prodotto dellavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] tendere a scomparire e a ricrearsi. Ma, secondo i non marxisti, anche così la teoriadel p. non risolverebbe i problemi sorti dal contrasto tra la teoriadelvalore-lavoro, oggi superata, e la realtà economica. Di fatto una società in cui tutti ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...