La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] di primo piano:
(112) Qui, parte Agnese, parte la vedova, a ribatter quelle ragioni; don Abbondio a rimetterle in campo, Italian syntax, Dordrecht, Reidel.
Cinque, Guglielmo (1991), Teoria linguistica e sintassi italiana, Bologna, il Mulino.
Conte, ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] + genitivo contendono rispettivamente il campo al dativo e al genitivo semplice (peraltro con zone di sovrapposizione). Una fase ormai Giardini.
La Fauci, Nunzio (1997), Per una teoria grammaticale del mutamento morfosintattico. Dal latino verso il ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] a oggi si sono impegnati numerosi studiosi dicampi disciplinari diversi, dalla filosofia alla linguistica, Studi successivi (ad es., quelli di R. Carston nell’ambito della teoria della pertinenza e di F. Recanati in quello del contestualismo ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] ’«Archivio Glottologico Italiano» (1873), le pecche della teoria manzoniana: la mancata coincidenza tra capitale linguistica e di ➔ Giovanni Verga, I Malavoglia (1881) e la raccolta di novelle Vita dei campi (1881). La naturale adozione di tratti ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] persegue nei capp. x-xv del I libro, fondandosi su un misto di rilevazioni ‘sul campo’, direttamente esperite nei suoi pellegrinaggi di esule, e di attestazioni scritte, talvolta decisamente letterarie, come la registrazione del siciliano popolare ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] ruolo importante in campo commerciale e finanziario. Banchieri italiani di Lione finanziarono le campagne di Francesco I e le commedie di Machiavelli, Ariosto, Aretino, la teoria trissiniana della tragedia. La prima recita in Germania di una commedia ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] gestuali, una recente teoria sostiene che durante l'evoluzione della specie umana, quando il repertorio di concetti e di relativi segni ( vicini, come dimostrano gli studi di biologia molecolare.
È proprio nel campo dei segni esprimenti una diversità ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] a fini di relazione, si abbandona la dimensione propria della linguistica o della teoria della comunicazione l'etologia, la ricerca di universali non linguistici (Eibl-Eibesfeldt 1975) ha ampliato il campodi osservazione degli studiosi del ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] ma per materia) di vocaboli di arti e mestieri, di cose domestiche e di uso comune, raccolti ‘sul campo’ a Firenze e era riuscito, come riconosceva anche il principale oppositore delle sue teorie, Graziadio Isaia ➔ Ascoli (cfr. Dardano 2010) «a ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] dantesca è precedente). Per dare un esempio di come Trissino renda attuale e funzionale alla propria teoria il De vulgari eloquentia, basta controllare alcune rese traduttive di termini danteschi particolarmente problematici: vulgare curiale, per ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...