(pol. Warszawa) Città capitale della Polonia (1.767.798 ab. nel 2018). Sorge in un punto in cui si raccordano vie commerciali e di comunicazione storiche e attuali, sulle due rive della Vistola, lungo [...] .
Al loro insegnamento e alla loro impostazione filosofica e scientifica si sono ricollegati altri logici polacchi. J. Bocheński, (1884-1944), ideatore di un sistema che semplifica la teoria dei tipi ramificati di B. Russel. S. Jaskowski, J ...
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Fisico e matematico (Faenza o Modigliana 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, [...] e altri) fu il mezzo di diffusione delle sue maggiori scoperte scientifiche e la causa di accese polemiche di priorità, tra le quali fu lettere formulano in modo chiaro ed esauriente la moderna teoria della pressione atmosferica, con un accenno a ciò ...
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Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] sanziona la f. protetta, ora nel travestimento dell’antica teoria del diritto alla verità. Quale base comune di queste per l’evidenza intrinseca dell’oggetto (come nella conoscenza scientifica), bensì per la sua evidenza estrinseca che si fonda ...
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omosessualità Tendenza a rivolgere l’interesse libidico verso persone del proprio sesso, che può essere presente in forme e gradi diversi, ora latente e inconsapevole, ora manifesta e più o meno inibita [...] significato, di aspetto, di relazionalità, in una teoria in cui emergono nuove identità, variamente identificate con , a causa di pregiudizi religiosi, sociali, etici o scientifici, alle nozioni di peccato, malattia, degenerazione morale. In ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] non erano considerati un possibile oggetto di trattazione scientifica. In botanica e zoologia L. rivelò appieno una parte in Uccelli, dall'altra in Mammiferi). Questa teoria, detta appunto trasformismo, fa dipendere l'evoluzione dai mutamenti ...
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Chimico e fisico (Saint Léonard 1778 - Parigi 1850). Primogenito di un procuratore reale del suo paese natale, G.-L. ricevette la sua prima formazione scientifica in un modesto collegio parigino. [...] G.-L. fornì importanti contributi già nella elaborazione delle sue prime ed originali teorie. Si interessò molto anche alle applicazioni industriali delle conoscenze scientifiche. Si deve a lui, ad esempio, il perfezionamento dell'impianto per la ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] Dio, una per ogni uomo. In una prospettiva scientifica, il creazionismo è la dottrina che nega l’evoluzione create o distrutte. Infatti uno dei principali risultati della teoria della relatività stabilisce la possibilità di trasformare massa in ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] 'ulteriore filosofia di R. più che elaborare precise teorie fu dedicata alla presentazione di un temperato scetticismo, che da una parte sottolineava l'importanza delle verità scientifiche e dall'altra invitava a evitare qualsiasi sistema speculativo ...
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Fisico tedesco (Würzburg 1901 - Monaco di Baviera 1976). Iniziò i suoi studi a Monaco sotto la guida di maestri come A. Sommerfeld e W. Wien. Decisivi per la sua maturazione scientifica furono, tra il [...] ricoprì la carica di presidente del Scientific policy committee. n Le indagini iniziali di H. presero le mosse dalla teoria quantistica dell'atomo di idrogeno di Bohr (1913), nella quale confluivano l'ipotesi di quantizzazione dell'energia applicata ...
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Antropologo francese (Poitiers 1935 - ivi 2023). Noto per le sue ricerche in Africa occidentale, è passato poi ad occuparsi di un’antropologia dei mondi contemporanei e della dimensione globale e cosmopolita [...] relazioni. In base a ciò, ha elaborato la teoria dei "nonluoghi" come spazi estranianti e deculturalizzati che e Ressuscité! (2019; trad. it. 2020), testo paradossale di satira politico-scientifica sui nodi stringenti dell'etica medica contemporanea. ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...