Filosofo tedesco della scienza (Oranienburg, Berlino, 1905 - Princeton, New Jersey, 1997). Esponente del Circolo di Berlino, di orientamento neopositivistico, ha proposto un'interpretazione liberalizzata [...] ammette la sensatezza dei termini teorici pur negandone la traducibilità in termini osservativi e che sfocia in una concezione olistica delle teoriescientifiche. Sostenitore della tesi dell'unità della scienza, legò il suo nome in particolare alla ...
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Medico e antropologo (Stoccarda 1886 - Heidelberg 1957). Prof. di neurologia, dedicò i suoi studi al rapporto tra la malattia ed il profilo psicologico del malato e a quello tra medico e paziente. Manifesto [...] Patosophie (1956).
Vita e opere
Iniziò la sua carriera scientifica come fisiologo sperimentalista e dal 1923 insegnò neurologia a Heidelberg. In base alle sue ricerche giunse a una teoria dei rapporti fra percezione e movimento fondata sul principio ...
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Filosofo ed epistemologo francese (Agen 1930 - Vincennes 2019). Professore di filosofia e di storia della scienza alla Sorbona, autore di una tesi su Le système de Leibniz et ses modèles mathématiques [...] rapporti che legano la rappresentazione artistica all'interpretazione scientifica del mondo. Tra le sue opere si ricordano (1974), un'analisi dei romanzi di Verne alla luce della teoria delle catastrofi; Feux et signaux de brume (1975), sui rapporti ...
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Giurista italiano (S. Giuseppe Iato 1864 - Roma 1958), fra i maggiori romanisti del suo tempo, ha insegnato in numerose università diritto romano, è stato socio nazionale dei Lincei (1935-46 e dal 1949) [...] America.
Opere
In un primo periodo della sua attività scientifica studiò le profonde innovazioni verificatesi nel sistema del diritto periodo imperiale (1929); La formazione della teoria generale del contractus nel periodo della giurisprudenza ...
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Filosofo italiano (Livorno 1870 - Milano 1930). Positivista, si occupò prevalentemente di problemi biologici, psicologici, sociologici, inserendoli nel quadro di una riflessione filosofica sulla scienza [...] Torino (1893), fu tra i fondatori (1907) della rivista scientifica Scientia, di cui fu anche direttore. Vissuto nel periodo dei . Partendo da questo presupposto, sviluppò una comprensiva teoria del ragionamento, in cui può ritenersi operante l ...
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Fisiologo russo (Teplyj Stan, od. Sečenovo, 1829 - Mosca 1905), fu professore di fisiologia nell'Accademia di medicina e chirurgia di Pietroburgo (1860-70) e nelle univ. di Odessa (1871-76), Pietroburgo [...] livello del midollo allungato ("inibizione centrale"). La sua teoria psicofisiologica ebbe una notevole influenza sulle concezioni riflessologiche ), in cui è efficacemente descritta la vita scientifica in Germania, Francia e Russia nella seconda ...
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Medico, fisico (Dieppe 1622 - Parigi 1674). Trasferitosi a Parigi nel 1642, entrò in contatto con i circoli scientifici pascaliani che avrebbero dato vita all'Accademia delle scienze (1666). Osteggiato [...] per le sue moderne idee scientifiche dai tradizionalisti della Facoltà di medicina - egli era fautore della teoria della circolazione del sangue di W. Harvey, nonché della teoria dell'elasticità dell'aria di R. Boyle e di G. P. de Roberval -, nel ...
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Pedagogista italiano (Roma 1926 - Teramo 2004); prof. di pedagogia nell'univ. di Roma dal 1975 al 1996, fondò e diresse, a partire dal 1966, la rivista Didattica delle scienze (i suoi editoriali hanno [...] occupò altresì di innovazione didattica e di educazione scientifica e tecnologica (L'educazione nella civiltà tecnologica, 1969 (I, 1990 e segg.). Del 1999 è il saggio Una teoria standard in pedagogia (con G. Ballanti); nel 2003 scrisse Scienze, ...
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Matematico (Torino 1903 - Roma 1977); prof. di geometria analitica e descrittiva a Bologna dal 1931 (con un intervallo dal 1939 al 1946 dovuto alle leggi razziali e trascorso in univ. inglesi); dal 1950 [...] accademico pontificio (1975). L'intensa e feconda attività scientifica di S. è testimoniata dalle sue numerosissime pubblicazioni originali e della teoria dei corpi finiti. Si è anche occupato di questioni collegate di topologia, teoria delle ...
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Matematico (Maligny, Yonne, 1878 - Parigi 1973), prof. prima all'univ. di Rennes e di Poitiers (1909) quindi (1919) a quella di Strasburgo, infine (1929-49) alla Faculté des sciences e all'École normale [...] studî portarono il F. a istituire una teoria assiomatica degli spazî (spazî astratti), e una loro classificazione, che costituisce ormai un capitolo fondamentale della matematica moderna. La produzione scientifica di F. è ricchissima, e comprende ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...