L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] L’attenzione della scuola per l’apprendimento dell’inglese (la terza i, accanto a quelle di informatica e imprese, della che crea problemi di accordo in frasi come il sindaco è stata molto impegnata), la ministra (spesso ironico) e la ministro ( ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] dal latino arcaico al 700 d.C. circa), che è stato descritto nei suoi vari aspetti: fonologico, morfosintattico e lessicale ( (metà circa XII sec.); testimonianze di Travale (1158).
Un terzo gruppo è costituito da testi, risalenti alla fine del XII e ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] torrentaccio, secondo la stagione: allora serviva di confine ai due stati. I gioghi opposti, che formano, per dir così, l’ flagranza (c.p.p. 380, 381), la pena è aumentata da un terzo alla metà.
Se chi ha determinato altri a commettere il reato ne è ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] accessori o circostanziali, si veda Salvi 1988).
In terzo luogo, come già notato, alcuni verbi consentono allo uguali: ad es., nel caso di svuotare, a ogni fase corrisponde uno stato diverso della vasca, e nel momento in cui questa è vuota, l’evento ...
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Dante Alighieri nacque a Firenze nel maggio, o giugno, 1265, l’anno prima della battaglia di Benevento, che segna la distruzione della parte ghibellina in Italia. Di famiglia guelfa, cresce in anni segnati [...] della Commedia e si dedica alla composizione della terza. Il Paradiso, distaccato dalla passione municipale dell’ dai predecessori, era capace di parlare solo di poche cose. È stato calcolato che il 90% del lessico fondamentale dell’italiano in uso ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] no; semanticamente, perché il verbo significa di solito uno stato o un’azione mentre il nome significa tipicamente un’entità; e un 35% di lessemi formati in italiano. Più di un terzo delle parole di maggiore frequenza è fatto perciò di lessemi nati ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] occhi» (Il Novellino 2001: 196), dove si arriva al terzo grado; o come in «Beato Paulino vescovo di Luccha fue propria), come si vede in certi inizi di cui nessuno prima di Cavalcanti è stato capace: «Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira», «L’ ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] punto di vista dell’analisi fonetica (➔ fonetica), questi concetti sono stati ridefiniti a partire da Lindblom (1990), che ha elaborato la al punto da spingere Devoto a parlare di «un terzo sistema fonologico» in formazione (Devoto 19644: 149). Ma ...
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Crittografia
GGiancarlo Bongiovanni
di Giancarlo Bongiovanni
SOMMARIO: 1. Introduzione e definizioni. ▭ 2. Cenni storici. ▭ 3. Crittografia a chiave segreta: a) l'algoritmo DES; b) l'algoritmo IDEA; [...] C3, il primo con k = 10, il secondo con k = 4, il terzo con k = 18 (per inciso, si noti che anche tali cifrari sono monoalfabetici diverso sottoinsieme di 48 dei bit della chiave.
Il DES è stato al centro di controversie sin dal giorno in cui è nato. ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] per la poesia e ➔ Giovanni Boccaccio per la prosa. Al terzo modello, cioè a Dante, Bembo rimproverava l’uso di un volta la richiesta di intervento era venuta da un ministro dello Stato unitario, e il dibattito non riguardava le scelte di un singolo ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
terzo genitore
loc. s.le m. Chi si assume il compito di curare la crescita e l’educazione di un figlio che non ha generato. ◆ Nel vocabolario degli affetti un nome ancora non ce l’hanno. Da un punto di vista concreto si definiscono il «marito...