Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] . Ogni diritto del singolo o di comunità minori si riduce a una concessione sovrana. La stessa Chiesa è intesa da Hobbes come un'associazione privata, a cui è lasciata la cura delle cose spirituali, cioè esclusivamente religiose, ma senza possibilità ...
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SCHMITT, Carl
Antonio Punzi
Filosofo del diritto tedesco, nato a Plettenberg (Westfalia) l'11 luglio 1888, morto ivi il 7 aprile 1985. Professore nelle università di Bonn, Colonia, Berlino, è stato [...] (1928, 1970; trad. it., 1984); Der Leviathan in der Staatslehre des ThomasHobbes. Sinn und Fehlschlag eines politischen Symbols (1938, 1982; trad. it., in Scritti su ThomasHobbes, 1986); Der Nomos der Erde im Völkerrecht des Jus Publicum Europaeum ...
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(App. III, I, p. 245)
Giurista e filosofo. Ha insegnato Filosofia del diritto e poi Filosofia della politica nell'università di Torino fino al 1984. Socio nazionale dei Lincei (1966); senatore a vita della [...] nella storia del pensiero politico (1976); Quale socialismo? (1976); Dalla struttura alla funzione. Nuovi studi di teoria del diritto (1977); Il problema della guerra e le vie della pace (1979); Stato, governo e società (1985); ThomasHobbes (1989). ...
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Filosofo canadese (n.Toronto 1932). Docente nell'università di Toronto ((1958-80) e a Pitts burgh (dal 1980). Si è occupato della teoria del ragionamento pratico e ha formulato una versione etica del contrattualismo [...] di vincoli reci proci. Opere principali: Practical reasoning (1963); The logic of Leviathan. The moral and political theory of ThomasHobbes (1969); Morals by agreement (1986); Moral dealing (1990); Rousseau: the social and the solitary (2004). ...
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Filosofo francese (Briançon 1910 - Parigi 2001), prof. all'università di Lilla (1945-61) e alla Sorbona (1955-78), della quale fu rettore (1976-81); membro dell'Institut (Académie des sciences morales [...] laid, du mal, du faux (1948); Philosophie et politique chez ThomasHobbes (1953); La politique de John Locke (1960); Le bonheur .-J. Rousseau (1971); La liberté de notre temps (1977); Hobbes. Dieu et les hommes (1981); Le liberalisme, espoir ou péril ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] von Pufendorf, l'olandese Ugo Grozio e il suo compatriota ebreo Benedetto Spinoza, gli inglesi John Selden, ThomasHobbes e John Locke, incentrarono le proprie interpretazioni della politica sull'idea di un trasferimento volontario del potere e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] fra nobili e plebei che differenzia lo stato di natura immaginato da Vico dai precedenti di Grozio, Pufendorf e ThomasHobbes, la cui connotazione egualitaria, secondo il filosofo napoletano, non consentiva di spiegare la nascita delle città e dello ...
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etica
Anna Lisa Schino
Costruire un mondo di valori
Etica è sinonimo di morale. Lo attesta la comune radice etimologica: etica viene dal greco èthos, morale viene dal latino mos: entrambi i termini [...] questa la base della dottrina utilitaristica del'etica, che era stata inizialmente definita da un altro filosofo inglese, ThomasHobbes. L'individuo raccoglie una serie di impressioni piacevoli e spiacevoli, che, in base alla loro qualità di piacere ...
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Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] i requisiti usuali.
Il problema dell'ordinamento sociale come problema di tecnologia sociale
Già più di tre secoli fa ThomasHobbes tentò di risolvere, nel quadro di una concezione naturalistica, il problema di un ordinamento sociale adeguato con l ...
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Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] . La serrata polemica contro i presupposti dell'assolutismo (il potere paterno teorizzato da Robert Filmer, il pactum subiectionis di ThomasHobbes) servì a Locke, nel Primo trattato, per eliminare i sofismi del diritto divino e del dispotismo. Ancor ...
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hobbesiano
hobbeṡiano ‹o-›; all’ingl. ‹ho-› agg. – Del filosofo Thomas Hobbes ‹hòb∫› (1588-1679), uno dei massimi esponenti dell’empirismo inglese, la cui opera più nota e più importante è il Leviathan, espressione del suo pensiero politico:...
primum vivere, deinde philosophari
〈... vìvere dèinde filo∫ofàri〉 (lat. «prima [si pensi a] vivere, poi [a] fare della filosofia»). – Frase ripetuta talvolta, anche con sign. estens., come richiamo a una maggiore concretezza e a una maggiore...