Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] ("deche"), e in riassunti, facilitò la perdita quasi totale dell'opera. Al sec. 4° d. C. risale il più antico manoscritto liviano (libri III-VI); ma al principio del Medioevo si conosceva di L. meno di quanto noi possediamo, dato che il libro XXIII ...
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Inventore e studioso di fisica (n. Agordo 1617 - m. in Polonia 1680); viaggiò in Egitto, poi (1641) si stabilì in Polonia, ove diresse la zecca di stato. Nella Misura universale (1675) propose come unità di lunghezza quella del pendolo che batte il secondo, attribuendo a tale unità il nome di "metro"; da essa derivò le unità di misura per superfici e volumi e indirettamente anche per i pesi. Suggerì, ...
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DE SANCTIS, TitoLivio
Giuseppe Armocida
Nacque a San Martino sulla Marrucina (Chieti), in una famiglia di modeste condizioni, da Francesco Saverio e da Colomba De Santis, il 10 (o 17) luglio 1817 e [...] compì i primi studi nel collegio di Chieti. Maturata una buona cultura umanistica, si recò a studiare all'Aquila, ove l'antica università era stata trasformata, nel 1817, in regio liceo e manteneva diverse ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] a Cosimo Rucellai. A quest'ultimo e a Zanobi Buondelmonti sono dedicati i Discorsi sopra la prima deca di TitoLivio (1513-17 circa), il capolavoro machiavelliano, grandiosa opera di meditazione storico-politica in forma di libera glossa al testo ...
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Scrittore (n. Bracara, od. Braga, in Portogallo, sec. 4º - m. sec. 5º). Discepolo in Palestina di s. Girolamo, partecipò (415) al Concilio di Gerusalemme, difendendosi dall'accusa di pelagianesimo. La [...] O., con un'accorta compilazione da molti storici antichi e da scrittori cristiani (Sallustio, Svetonio, Giustino, un'epitome di TitoLivio, Floro, Eutropio, Eusebio di Cesarea), ripercorre in sette libri la storia dell'umanità ponendo in luce, con i ...
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Scrittore latino (n. 1º sec. a. C. - m. 1º sec. d. C.); protetto da Sesto Pompeo (console nel 14 d. C.), lo seguì nel proconsolato d'Asia (27 d. C. circa); la sua opera, dedicata a Tiberio, fu pubblicata [...] (quali quelle di Pomponio Rufo, Igino, forse Cornelio Nepote), ma usò anche direttamente autori latini come Cicerone, Varrone, TitoLivio, Sallustio, Pompeo Trogo, e greci come Senofonte, Teopompo, Diodoro Siculo. Lo stile di V. M. è scolastico: la ...
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Poeta latino (n. 25 d. C. - m. 101 d. C.). Secondo Plinio il Giovane, S. I. avrebbe fatto il delatore sotto Nerone, che (68) lo fece console; ma si riabilitò, fu amico di Vitellio e proconsole d'Asia sotto [...] guerra punica dall'assedio di Sagunto alla vittoria di Zama. S. I. seguì come fonte principale la terza deca di TitoLivio, ma se l'argomento è storico, il "macchinario" è mitologico, gli espedienti sono quelli dell'epica tradizionale e il modello ...
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Uomo politico, cronista e poeta spagnolo (Vitoria 1332 - Calahorra 1407). Di famiglia nobile e potente, fu introdotto dal padre a corte, dove svolse con alterne vicende incarichi di prestigio, pur nell'avvicendarsi [...] flotta, poi governatore e più volte ambasciatore, congiunse una notevole attività letteraria.
Opere
Tradusse in castigliano, ma dal francese, TitoLivio, il De consolatione di Boezio, i Moralia di s. Gregorio, ecc. Notevoli più di ogni altra fra le ...
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Storico fiorentino (Firenze 1476 - forse Venezia 1563). Seguace di Savonarola, ebbe larga parte (1501-30) negli eventi politici della sua città, specie durante l'ultima repubblica (1527-30); confinato [...] e infine si recò a Venezia. Autore in gioventù di commedie, di canti carnascialeschi, di una libera traduzione delle Storie di TitoLivio, poi di due Discorsi politici (1534) sui fatti di Firenze, già vecchio scrisse le Istorie della città di Firenze ...
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Filosofo e storico (Mariano presso Pozoblanco, Cordova, 1490 - ivi 1573); studiò ad Alcalá, e quindi (1515) a Bologna, dove ebbe come maestro P. Pomponazzi. Fu poi per alcuni anni (1523-27) a Carpi e a [...] V, scrisse il De rebus gestis Caroli V e il De rebus gestis Philippi II, che gli valsero la fama di "TitoLivio spagnolo" e il lusinghiero giudizio di Erasmo, ma in realtà opere deboli e prive di critica. S. sollevò molte discussioni intervenendo ...
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liviano agg. – Che si riferisce allo storico lat. Tito Livio (59 a. C
17 d. C.), alla sua opera e al suo stile: le deche l. (v. deca); la prosa l.; il concetto l. della storia.
deca
dèca s. f. [dal lat. tardo decas: v. decade]. – Decade; in partic., ciascuno dei gruppi di dieci libri in cui era divisa, nella tradizione manoscritta, l’opera storica di Tito Livio: Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, titolo...