GIOVANNI da Capestrano (Capistranus, Iohannes de Capistrano, Kapristan), santo
Hélène Angiolini
Nacque a Capestrano, vicino L'Aquila, il 24 giugno 1386. Il padre, Antonio, il cui nome è noto da alcune [...] nella Biblioteca del convento di S. Francesco di Capestrano (cod. n. XXXI) contenente il ciclo omiletico tenuto da G. nella città toscana, presenta alle cc. 194r-198r un sermone per la festa di S. Saba che ricorre il 5 dicembre: è quindi probabile ...
Leggi Tutto
Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...] Scipione de’ Ricci del 1786, invece, ebbe un effetto deterrente rispetto all’attività sinodale sui vescovi toscani. Le modalità di celebrazione prevedevano un incontro breve (tre giorni), incentrato sulla lettura senza discussioni delle costituzioni ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] della materialità, ha per così dire, un certo sapore di immaterialità da cui le derivano l'intelletto e la volontà" (ed. Toscani, p. 110). L'anima umana si distingue dall'anima animale e dalle forme delle piante e delle pietre per la sua attitudine ...
Leggi Tutto
BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] con loro una fisiocratica dedizione al progresso. Plaudiva agli esperimenti di libertà nel commercio dei grani compiuti dalla Toscana, da Tanucci e, in Sicilia, dal principe di Resuttano.
Riprese questi temi nel 1774 nel Discorso preliminare sul ...
Leggi Tutto
FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] di loro, con insospettabile voltafaccia del più fedele alleato della Francia, il parente di Enrico IV, Ferdinando granduca di Toscana. Il duca Ranuccio a Roma dovette essere accolto con tutti gli onori, trattò con il papa la riconciliazione e la ...
Leggi Tutto
COPPOLI, Fortunato ("frater Fortunatus Perusinus" o "de Perusio")
Ugolino Nicolini
Nacque a Perugia intorno al 1430 dal giurista Ivo di Niccolò e da Maddalena di Paolo Montesperelli, entrambi appartenenti [...] aveva dovuto sollecitarlo ad emettere il lodo ancora il 3 dicembre - gli procurò la gratitudine e la simpatia di mezza Toscana: già sul finire dell'anno Siena chiedeva al papa di affidare al frate perugino l'incarico di tenere il quaresimale nella ...
Leggi Tutto
MADRUZZO, Cristoforo
Rotraud Becker
Nacque il 5 luglio 1512 nel castello di Madruzzo nella Valle di Cavedine, secondogenito di Giovanni Gaudenzio ed Eufemia von Sporenberg.
I suoi antenati, originari [...] i conclavi tenutisi nel 1555. Durante il breve pontificato di Marcello II ebbe l'incarico di ottenere dal duca di Toscana, Cosimo I de' Medici, un trattamento clemente nei confronti di Siena, sul punto di capitolare dopo un lungo assedio. Nel ...
Leggi Tutto
La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] che tecnicismi e lessico dei mestieri, a parte i termini richiesti dalla dottrina. Attesta e chiede per i predicatori non toscani la pratica del soggiorno fiorentino, in modo da familiarizzare con la lingua viva. Egli dice:
hoggi [...] vediamo che i ...
Leggi Tutto
DELLE LANZE (De Lances), Carlo Vittorio Amedeo Ignazio
Pietro Stella
Nacque a Torino il 1º sett. 1712 da Carlo Francesco Agostino, conte di Sale e di Vinovo, figlio naturale di Carlo Emanuele II, e [...] chi impaziente chiedeva riforme e perorava l'intervento sul clero e sui beni ecclesiastici, così come avveniva in Toscana e in Lombardia, Vittorio Amedeo III usava schermirsi adducendo il fastidio che gli avrebbero provocato i rimproveri dello zio ...
Leggi Tutto
OSPEDALIERI
A. Luttrell
L'Ordine degli O. di s. Giovanni di Gerusalemme ebbe origine, probabilmente intorno al 1070, nella stessa Gerusalemme, come ospizio per pellegrini latini dipendente dai Benedettini [...] nuova cinta urbana.Una tipica commenda di piccole dimensioni era quella situata sulla via Francigena a Poggibonsi, in Toscana, dove gli edifici residenziali e le stalle erano disposti intorno a una corte fiancheggiata da una piccola chiesa romanica ...
Leggi Tutto
toscanismo
(meno com. toscanéṡimo) s. m. [der. di toscano]. – 1. L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico: il t., quando non è naturale, diventa una posa e un difetto. 2. Parola, locuzione, modo proprio del parlare...
toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva...