MARCO da Oggiono
Alessandro Serafini
Figlio di Cristoforo e di Isabella da Civate, nacque con ogni probabilità a Milano tra il 1465 e il 1470 (Shell, 1998, p. 163).
Il suo nome completo, come testimoniano [...] . Si può supporre che il padre si fosse direttamente impegnato a insegnargli le basi del mestiere e che . Moro, ibid., pp. 337-342; D. Sedini, M. da O. Tradizione e rinnovamento in Lombardia tra Quattrocento e Cinquecento, Milano 1989 (con bibl.); J ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] generazioni si praticava l'arte dell'intaglio, secondo una tradizione di scultura artigiana e decorativa fedele ancora al linearismo dell'ossesso e nella Rinuncia agli averi.
L'osservazione diretta della natura si riscontra anche in opere di piccole ...
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ARNOLFO di Cambio
Stefano Bottari
Figlio di Cambio, nacque a Colle di Valdelsa nel 1245 circa. È insieme con Lapo, fra gli allievi di Nicola Pisano che dovevano collaborare col maestro nell'esecuzione [...] , principalmente Lapo e A.; che a un certo punto la partecipazione diretta di Nicola e Lapo sia venuta meno e che a portare avanti questo più radicale indugio su spunti e motivi della tradizione classica, che, d'altra parte, stabilisce il tono ...
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GADDI, Agnolo
Ada Labriola
Figlio di Taddeo e nipote di Gaddo, fu attivo come pittore a Firenze e a Prato tra l'ottavo e l'ultimo decennio del Trecento. Il G. risulta documentato per la prima volta [...] discepolato nella bottega gaddesca, ne sancì la discendenza diretta, attraverso l'allievo prediletto Taddeo, dallo stesso Giotto disegnative e tecniche (Skaug, 1994) della tradizione paterna e giottesca, che costituiscono la griglia formale ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] non creò il genere, che gli pervenne dalla tradizione manieristica (Cavalier d'Arpino, A. Tempesta) gruppo dì artisti di lui poco più giovani. Molti di questi artisti passarono direttamente per il suo studio come allievi (S. Rosa, C. Coppola, A. ...
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CAMPAGNOLA, Domenico
Lionello Puppi
Nacque nell'anno 1500, figlio "magistri Joannis theutonici cerdonis", come si deduce con tutta sicurezza da un più tardo, fondamentale documento che ci consegna anche [...] meno, fu senza dubbio il C. cui la tradizione unanimemente riferisce la responsabilità pure dell'intera esecuzione, mentre con il fratello Stefano dell'Arzere e con il C; al diretto intervento di questo si preferisce in ogni modo assegnare la serie ...
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PETRINI, Giuseppe Antonio
Edoardo Villata
– Nacque a Carona, nel Canton Ticino, il 23 ottobre 1677 da Marco Antonio e Lucia Casella.
Il padre, scultore, risulta già morto il 27 febbraio 1697, come si [...] Paolo Pagani, Andrea Pozzo, o nel solco della tradizione lombarda; merita attenzione l’ipotesi di riconoscere una primizia Muratori anche se è difficile dimostrare una qualche influenza diretta del pensiero muratoriano sul pittore (ibid.).
Se da un ...
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MAGISTRETTI, Ludovico
Dario Scodeller
(detto Vico)
Nacque a Milano il 6 ottobre 1920, primogenito di Pier Giulio e Luisa Tosi.
Il padre, architetto, si affermò negli anni Trenta in Lombardia come un [...] Ernesto Nathan Rogers al Champ universitaire italien (CUI) diretto da Gustavo Colonnetti e di partecipare alle attività del concepita come un doppio cuscino rigonfio.
La maturità fra tradizione e invenzione
Con la libreria Nuvola rossa per Cassina ...
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CAVALLUCCI, Antonio
Stefi Roettgen
Figlio di Bartolomeo, da Cisterna, e di Maria Agnese Baroni, nacque il 21 ag. 1752 a Sermoneta. Il padre, fabbro di professione, era al servizio di Michelangelo Caetani, [...] l'incarico di professore dell'Accademia del Portogallo a Roma diretta dal suo amico e futuro biografo G. G. De arte, Roma 1973, p. 95; S. Roettgen, A. C. Un pittore romano tra tradizione e innovazione, in Boll. d'arte, LXI (1976), 3-4, pp. 193-212 ...
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CISERI, Antonio
Ettore Spalletti
Nacque a Ronco sopra Ascona, in Canton Ticino, il 25 ottobre del 1821, da Giovanni Francesco e da Caterina Materni. Nel 1833 egli si trasferì a Firenze, condottovi dal [...] Francesco Antonio discendenti da una famiglia da lunga tradizione operante a Firenze nel campo della decorazione di interni di documenti sulla sua attività oggi conservato presso i discendenti diretti del C., nella villa di Costalpino nei pressi di ...
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diretto
dirètto agg. e s. m. [part. pass. di dirigere; dal lat. directus, part. pass. di dirigĕre]. – 1. agg. Con uso più prossimo alla natura di participio e con i sign. proprî del verbo: a. Rivolto, che tende verso una meta e, fig., verso...
tradizione
tradizióne s. f. [dal lat. traditio -onis, propr. «consegna, trasmissione», der. di tradĕre «consegnare»; nel lat. tardo anche «tradimento», dapprima con riferimento alla consegna dei libri sacri (v. traditore, in etim.), poi con...