Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Sud-Est asiatico
Fiorella Rispoli
L'impalcatura teorica e metodologica per lo studio dei processi di crescita [...] prodotto un sostanziale cambiamento metodologico nello studio della transizione che, in Asia sud-orientale, portò le parte l'aumento della produzione agricola, e verosimilmente la crescita demografica, dall'altra i contatti con i due poli, indiano ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] attività economica già esistenti sia quelli che, con lo sviluppo demografico e l'estensione del popolamento, andavano sorgendo ex novo. alle pestilenze, alle rivolte e alle stragi. La transizione non fu certamente improvvisa e la seconda metà del ...
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L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] Din e nella zāwiya al-Hunud.
Al periodo di transizione tra la dinastia degli Ayyubidi e quella dei Mamelucchi crisi o epidemie, tuttavia, hanno influito in modo notevole sulla sua demografia sia alla fine del VII secolo che alla metà dell'XI, o ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] in maniera assai grave. La testimonianza della contrazione demografica e dell'abbandono è fornita da un celebre passo al riguardo una significativa testimonianza della fase di transizione verso il maturo stile trecentesco della decorazione libraria. ...
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ASTURIE
E. Fernández González
(spagnolo Asturias)
L'attuale regione delle A. con capoluogo Oviedo (v.) è situata nella Spagna settentrionale lungo la costa centrale del golfo di Biscaglia. La cordigliera [...] Lisbona (1147), si ebbe una diffusa crescita demografica sulla costa cantabrica, essendo definitivamente scomparso nella zona a km. 3 da La Plaza, è un edificio di transizione tra il protoromanico e il Romanico maturo su modelli extraregionali. La ...
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Massimiliano Fuksas
Città
La metamorfosi costante dello spazio urbano
La città del nuovo millennio
di Massimiliano Fuksas
17 giugno
Si inaugura a Venezia la settima Mostra internazionale di architettura [...] meno la capacità di analisi, si parla di 'periodo di transizione'. In alcuni casi non ci sono elementi sufficienti per comprendere la si trasformano e si sviluppano. Dopo la grave crisi demografica verificatasi a partire dalla metà del 14° secolo, l ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo geometrico
Antonio Giuliano
Il periodo geometrico
Si definisce geometrico quel periodo caratteristico della cultura formale greca nel quale prevalgono [...] forse con lieve ritardo, nel Dodecaneso, si ha la transizione dallo stile protogeometrico a quello geometrico.
860 a.C partecipavano, in qualche caso ne impoverirono per sempre la densità demografica. L’avvenimento fu così clamoroso che si giunse a ...
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Alvernia
G. Fournier
(lat. Arvernia; franc. Auvergne)
Regione della Francia centrale, comprendente i dipartimenti del Puy-de-Dôme, Cantal e parte dell'Alta Loira. Storicamente l'antica provincia era [...] ; mentre i poteri si andavano frammentando, la crescita demografica, comune a tutto l'Occidente, fu accompagnata da particolari ornamentali o volte ogivali. Questi edifici di transizione sono particolarmente numerosi nell'A. settentrionale e ...
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transizione ecologica
(Transizione ecologica) loc. s.le f. 1. Processo tramite il quale le società umane si relazionano con l’ambiente fisico, puntando a relazioni più equilibrate e armoniose nell’ambito degli ecosistemi locali e globali....