(gr. Σωτήρ) Epiteto («salvatore») di molte divinità dell’antica Grecia, soprattutto di Zeus. Il corrispondente latino si può considerare Sospes. In età ellenistica il titolo fu attribuito anche ai re. [...] cade sotto una condanna religiosa e appare, essa stessa, come un male, rispetto a un bene trascendente.
Religioni soteriologiche sono soprattutto le religioni universalistiche (di tipo soprannazionale) che proclamano una dottrina adatta a portare ...
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Matematico, nato da una famiglia francese emigrata a Düren presso Aquisgrana il 13 febbraio 1805, morto a Gottinga il 5 maggio 1859. Diciassettenne si recò a studiare a Parigi, attratto dai grandi nomi [...] il fondamento essenziale della teoria dei corpi algebrici di numeri: esistenza delle unità, e determinazione, per via trascendente, del numero delle classi ideali (v. aritmetica: Aritmetica superiore). Si dice che al primo di questi risultati ...
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SOMBART, Werner
Anna Maria Ratti
Economista nato a Ermsleben a. Harz il 19 gennaio 1863. Fu sindaco della camera di commercio di Brema (1880-1890), professore straordinario a Breslavia e dal 1906 ordinario [...] tempo (verstehende Nationalökonomie), capace di giungere all'essenza della realtà economica, pur senza sconfinare in un mondo trascendente.
Tra le altre opere, più volte ristampate e tradotte, ricordiamo: Dennoch! Aus Theorie und Geschichte der ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] un De Maistre aveva confermato l’immagine della società come ente determinato da un ordine naturale e, insieme, trascendente: cioè, da un ordine nel quale erano cristallizzate la diversità degli individui e la disomogeneità dei corpi sociali, mentre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Paribeni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà del Settecento, a partire dall’Inghilterra si sviluppa una tendenza [...] perché rifiuta ogni sistema prestabilito di conoscenza, impone lui stesso una personale visione del mondo fondata sulla verità trascendente degli archetipi mitici o biblici e dunque non passibile di mutamento, ma in polemica con le istituzioni ...
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BRUSA, Emilio
Celestino Spada
Nacque a Ternate, in provincia di Como, il 9 settembre 1843 da Giuseppe e da Maria Bianchi. Dopo aver compiuto gli studi classici a Milano, frequentò il corso di giurisprudenza [...] le dottrine fondamentali circa la natura giuridica del reato e della pena, ma non ne condivise l'idea di una giustizia trascendente attuata per il tramite del diritto positivo.
La distinzione del diritto in generale, e del diritto penale in specie ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] le apparenze esteriori e distaccarsi dai valori del mondo, avvertiti come falsi. Se si tratta di una fede religiosa trascendente ‒ cioè che rappresenta Dio come qualcosa di superiore, diverso e in opposizione al mondo ‒ l'ascetismo ha lo scopo ...
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quadratura
quadratura in geometria, procedura consistente nel costruire un quadrato equivalente a una figura piana assegnata. Il problema della quadratura ha particolare interesse, sia storico sia matematico, [...] riga e compasso. Fu infatti F. Lindemann, nel 1882, a dimostrare che il numero π è un numero trascendente e pertanto non costruibile elementarmente. La quadratura del cerchio è comunque possibile con metodi superiori non inquadrabili classicamente ...
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demondanizzato
p. pass. e agg. Privato dei caratteri mondani.
• Secondo [Joseph] Ratzinger, anche per reagire alla «diminuzione della pratica religiosa», al «crescente distanziarsi di una parte notevole [...] , di carattere gnoseologico e oggettivo, è ormai irreversibile. A dividerli è proprio quell’esperienza cristiana, rivolta alla sfera trascendente e dunque demondanizzata, che poi si è secolarizzata in un sapere di tipo teoretico, con le eccezioni che ...
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scriba
Antonio Lanci
Latinismo; compare una sola volta, in Pd X 27 a sé torce tutta la mia cura / quella materia ond'io son fatto scriba. L'espressione appare analoga ad altre che s'incontrano nel latino [...] Chimenz), ovvero " diligente e devoto trascrittore ", come parafrasa il Sapegno, il quale aggiunge: " l'espressione umile accenna, ancora una volta, al carattere trascendente dell'ispirazione ". Cfr. anche Pd XXIX 41 li scrittor de lo Spirito Santo. ...
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trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...
trascendentismo
s. m. [der. di trascendente]. – In filosofia, ogni dottrina che comunque si orienti verso l’idea della trascendenza, considerando cioè come trascendente la realtà assoluta, o il supremo valore.