In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] della vita e del mondo. Così nei Padri greci e in Agostino il richiamo all’interiorità e alla trascendenza, pur esprimendosi nei termini del linguaggio platonico, assume un significato nuovo: nell’‘uomo interiore’ il cristianesimo scopre non ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] netta che in Weber le radici della s. nell'Antico Testamento. Quest'ultimo, introducendo una concezione radicalmente trascendente di Dio, avrebbe dato inizio al disincantamento e alla razionalizzazione etica, che poi avrebbero conosciuto una fase di ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] , un prodotto altamente fantastico, un libero giuoco della fantasia che strappa le menti dalla normalità e le trasporta nella sfera del trascendente: non è il mondo severo e solenne degli dei o degli eroi, ma un mondo sovrumano e mitico anch'esso ...
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Nasceva a Madrid, il 17 gennaio 1600, da Diego Calderón de La Barca e da Ana María de Henao y Riaño. Trascorse i primi anni a Valladolid, dove il padre dovette trasferirsi seguendo le sorti della corte, [...] attività del poeta, portano nella loro composizione strutturale e nello stesso germe lirico numerosi elementi tradizionali. La trascendenza teologica e simbolica nel mistero eucaristico, la schietta umiltà nel dramma devoto, la tragica intuizione dei ...
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Nato nel villaggio di Rammenau (Lusazia sup.) il 19 maggio 1752, primo di otto figli, da Cristiano, tessitore di nastri, fu tolto a nove anni all'affettuosa amicizia paterna e all'altera severità materna [...] di F. per la quale l'assolutismo dell'Io puro fichtiano è fortemente scosso quasi da un ripresentarsi della trascendenza tradizionale nella forma religiosa dell'attività spirituale. Ma non si tratta né di un'involuzione del pensiero fichtiano, né ...
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Antichità. - La poesia didattica appartiene al medesimo ceppo dell'epica; una distinzione teoretica, come fra due generi essenzialmente diversi, non è stata fatta dagli antichi, né si poteva fare, quando [...] , soltanto quello di esprimere in politi versi i resultati altrui; non di rado quello d'imprimervi un senso di trascendenza filosofica o, segnando i confini della materia senza rigore di scienza e senza preoccupazione di seguire la fonte migliore ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] massa dei fedeli, il problema rimane il medesimo. Espresso in termini speculativi, esso è quello dei rapporti tra immanenza e trascendenza, fra il mondo transeunte e l'Assoluto, Dio. Se al filosofo puro il tentativo di conciliare e ravvicinare questi ...
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. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] da K è sempire lo stesso per qualunque via si proceda; e costituisce perciò un invariante che si dice il "grado di trascendenza" di É rispetto a K.
In base ai risultati anzidetti, tenuto conto della conoscenza di tutti i possibili tipi di sottocorpi ...
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VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] rimane però esteriore, in quanto la fede come la concepisce il V. prescinde dalla grazia, ed elimina quindi implicitamente la trascendenza; la virtù viene ridotta a semplice mezzo del raggiungimento del vero piacere, e con essa anche la fede. Pur non ...
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Letteralmente, dialettica significa esercizio concreto dell'attività o funzione logica dell'uomo, procedimento concettuale, arte della conversazione, del dialogo, della discussione, e però del distinguere, [...] il cui ufficio consiste nello svelare le contraddizioni che nascono dall'applicazione delle categorie dell'intelletto alle idee trascendenti (anima, cosmo, Dio).
G. A. Fichte fece corrispondere il processo dialettico, articolato nei tre momenti della ...
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trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...
trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...