CESALPINO (Caesalpinus), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1524 o'25 (non nel 1519) ad Arezzo, o più probabilmente in qualchelocalità del contado aretino da Giovanni e Giovanna de Bianchi.
Secondo [...] sua audacia intellettuale per elevarsi dalla scienza sperimentale ad una filosofia neoaristotelica a metà strada tra immanenza e trascendenza, tra Alessandro e Averroé. Aristotele è per lui una guida verso la chiarezza "in sinceram veritatem", anche ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] a E. Levinas) il tema della differenza non fosse pienamente declinato nel senso dell'alterità e della trascendenza; dava valore infine alla teologia simbolica perché in essa signoreggiava la figura retorica dell'ossimoro. L'ossimoro restituiva ...
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VAGAGGINI, Cipriano (Leonello). – Nacque a Piancastagnaio (Siena)
Maria Paiano
il 3 ottobre 1909 da Giuseppe e da Concetta.
Ebbe tre sorelle (Nella, Loretta e Silia, una delle quali entrò in monastero) [...] era caduto nell’eccesso opposto della negazione dell’ontologico, dell’‘in sé’, dell’oggettivo e universale, della trascendenza: «Così la cultura moderna si è rinchiusa nell’immanentismo (individuale o sociale storico che sia), nell’empirismo ...
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ANTELAMI, Benedetto
Roberto Salvini
Il nome dell'A. appare per la prima volta, con la data 1178, sul rilievo della Deposizione di croce nel duomo di Parma ("anno milleno centeno septuagesimo octavo [...] naturalistica concretezza: donde il tono profondamente religioso di quest'arte, che risolve in una visione orientata verso la trascendenza ogni palpito di umanità. E nella Presentazione al tempio nella lunetta interna dei portale sud, detto della ...
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BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] la crisi delle coscienze: più adatta sarebbe "una filosofia la quale riuscisse a superare l'antinomia immanenza-trascendenza, quale oggi viene posta comunemente, instaurando su nuove basi razionali (quanto meno di plausibilità) un concetto del ...
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MASNOVO, Amato
Paolo Pagani
– Nacque il 2 nov. 1880 a Fontanellato, presso Parma, da Giuseppe, artigiano e agricoltore, e Fernanda Cappella; dai genitori il M. e il fratello Omero ricevettero una seria [...] ma un immutabile che ne è ragion sufficiente. Se l’immutabilità implica la «semplicità ontologica», comporta anche la trascendenza dell’immutabile rispetto al diveniente; di cui è «motore», ma anche «creatore». Per raggiungere quest’ultimo esito, il ...
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Umanesimo
Pier Giorgio Ricci
Le ricerche condotte per assegnare a D. un posto nella storia dell'U. sono prevalentemente di questo secolo. Nell'Ottocento si badò piuttosto a valutare la conoscenza che [...] esce dai confini della tradizione classica medievale, e se nel pensiero di D. non è lecito rintracciare ribellioni verso la trascendenza scolastica, allora sembra ancor valida la vecchia formula che definì D. " pietra di confine tra Medioevo e tempo ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] sua interpretazione "religiosa", presente in alcune religioni non cristiane. G. viene visto come via a Dio, come tramite al trascendente, come un grande maestro di vita spirituale e di unione con Dio, come "tenda" della presenza umana e storica della ...
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RETORICA
Marc Fumaroli
(XXIX, p. 151)
Scomparsa nel corso del 20° secolo dall'insegnamento secondario europeo, la r. negli anni Settanta appariva destinata ad accontentarsi di una breve rubrica bibliografica [...] di Vico, o la sopravvivenza dei miti antichi secondo A. Warburg e J. Seznec, hanno assicurato una sorta di trascendenza e d'indipendenza delle arti, delle lettere e dell'educazione, rispetto alle vicende e alle violenze della storia politico-sociale ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] fu chi riscontrò una condizione storica di 'fine della poesia', per ragioni diverse, quali la perdita della trascendenza (Montale) o la definitiva inefficacia, inutilità del discorso poetico (Pasolini). Montale, disorientato dal premere, ai confini ...
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trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...
trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...