Concetto basilare del pensiero religioso e filosofico cinese, espressione di una ‘primarietà’ o ‘centralità’ assoluta nell’ambito dell’universo e della realtà. Il valore iniziale della parola è quello [...] non manifesto che è alla base del Grande Uno (Tai Yi) da cui hanno origine tutte le cose; questo carattere assolutamente trascendente si conserva nella concezione taoistica (➔ taoismo) che pone il d. al di là delle categorie dell’essere e del non ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] o apofatica), ossia pensando e dicendo quello che non è. Si contrappone a essa l’altra tendenza che, senza negare la trascendenza di D., ritiene che di lui e dei suoi attributi l’uomo possa pensare e parlare positivamente (via affirmationis o anche ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] generale e storia speciale della salvezza, in base alla quale le religioni hanno il valore di una mediazione di trascendenza, che tuttavia è attuata in pienezza solo nel cristianesimo (K. Rahner, H. R. Schlette). Frutto del déplacement subito dalla ...
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Nel cristianesimo, l’unione sostanziale della natura umana e della natura divina realizzata in Cristo: il dogma è intimamente connesso con quello della Trinità, con il quale è proposto come uno dei «due [...] solo il Padre: passione, morte e resurrezione erano state subite e compiute dal Padre (patripassionismo), negando così la trascendenza divina.
A menti più colte e filosoficamente educate si offriva nella stessa Scrittura il concetto del Logos, del ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] con ciò l'essenziale del suo messaggio.
È chiaro che tale intima essenza (das Wesen des Islams) è la fede nella trascendenza monoteistica, una formula che ci pare possa ben rendere lo spostamento di prospettiva intervenuto in età moderna, in cui l ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] della contemplazione; che si è misurato con i problemi della storia, perché aveva ben forte il senso della trascendenza; che ha sempre rispettato devotamente l'autorità della Chiesa perché credeva nel primato della coscienza e nella formazione delle ...
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Teologo protestante (Starzeddeln, Prussia, 1886 - Chicago 1965). Prof. di teologia in diverse università tedesche e statunitensi, T. è considerato uno dei maggiori teologi del suo tempo. Il suo pensiero, [...] essere, superamento dell'alienazione (resurrezione). Forte in T. il richiamo all'impegno intramondano in cui vive e si realizza la trascendenza; di qui anche il valore positivo di quei movimenti di massa che si realizzano sotto la spinta degli ideali ...
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In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] nel cosmo) e l’ātman, cioè l’essenza dell’Io. Sospendendo il rapporto Io-Tu tra uomo e dio e negando la trascendenza della divinità rispetto al mondo, il p. religioso può sfociare nell’irreligiosità, in quanto l’uomo, partecipando della natura divina ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] essa – simboli e dottrine, stati e itinerari di perfezione – riuscendo nella più classica, in certo senso più oltranzistica ‘trascendenza vuota’ del modernismo poetico54. «Nello spazio steso fra l’assenza e la poesia era lecito riconoscere come unico ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] e per l'origine sociale, per certe qualità che, pur in un ambiente ovattato e presumibilmente sensibile alla trascendenza come quello della capitale del cattolicesimo, non erano passate inosservate: qualità come la solennità della figura, la fierezza ...
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trascendenza
trascendènza s. f. [der. di trascendente]. – 1. In filosofia, la condizione o la proprietà di essere trascendente, di esistere al di fuori o al di sopra di un’altra realtà (è, in questa accezione generale, l’opposto di immanenza,...
trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di ciò che è al di là di un limite, soprattutto...