FRACCHIA, Umberto
Riccardo D'Anna
Nacque a Lucca il 5 apr. 1889 da Francesco e da Gemma Scerni. Dal padre piemontese, ufficiale di cavalleria, ereditò il riserbo e lo "scrupolo del lavoratore" mentre [...] scrittura. Visse ad Alessandria sino all'età di sette anni, e quindi a Roma, dove compì studi classici e si laureò in 1925 erano frattanto apparsi i racconti di Piccola gente di città, e di piccoli "vinti" si tratta, prossimi al Dostoevskij più che ...
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ARIENTI, Giovanni Sabadino degli
Ghino Ghinassi
Nacque a Bologna verso la metà del Quattrocento (1445 circa), ultimo dei numerosi figli di un Sabadino degli Arienti, barbiere di professione e attivo [...] nel 1493, l'Elogio di Isabella di Castiglia, che rappresenta in parte una rielaborazione del Trattato della pudicizia or ora citato carica di gonfaloniere pel quartiere di Porta Piera e nel 1508 si reca a Roma a fare atto di omaggio al papa. Meno di ...
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CORSO (Macone), Rinaldo
Giovanna Romei
Nacque il 15 febbr. 1525, come testimonia egli stesso nel nuovo proemio alla Dichiaratione fatta sopra la Seconda Parte delle Rime della Divina Vittoria Colonna, [...] e la più originale, mancando una legislazione nella materia di cui tratta. In essa vengono distinti i concordati pubblici e quelli Cartari, che nel 1565 nominò erede di tutte le sue sostanze. Durante la permanenza a Roma, che si protrasse per alcuni ...
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BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] raccolte e pubblicate da O. Gigli, Roma 1843-1845, tomi 5; Lettere di F. B., a cura di D. Moreni, Firenze 1825. Non abbondano con l'introduzione (pp. 2-5), seguita da bibliogr. alla scelta di brani tratti dalla Vita; R. Chiarini, F. B. e la sua Vita ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] (Dardi 1990). Lo scopo del trattato è dichiaratamente quello di apportare «correzioni» al Vocabolario, che della poesia, in La lingua nella storia d’Italia, a cura di L. Serianni, Roma, Società Dante Alighieri; Milano, Libri Scheiwiller, pp. 215-292. ...
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PIZZICOLLI, Ciriaco de'
Fabio Forner
PIZZICOLLI, Ciriaco de’ (Ciriaco d’Ancona). – Nacque ad Ancona con buona probabilità il 31 luglio del 1391 in una famiglia di mercanti, in difficoltà economiche [...] alta carica di carattere gestionale), oltre a occuparsi della stipula di un trattato con la città di Ragusa. Autografi dei letterati italiani, 2/I. Il Quattrocento, a cura di F. Bausi et al., Roma 2014, pp. 111-122. Da integrare con Milano, Biblioteca ...
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CEBÀ, Ansaldo
Claudio Mutini
Nacque nel 1565 a Genova da famiglia non agiata ma di antica tradizione, e a Genova risiedette praticamente tutta la vita dedicandosi a quegli studi letterari cui si era [...] questo squallido repertorio di precetti l'eco di un grande esempio classico (tratto dalla storia sacra e ., LX(1948), pp. 49 ss.; T. Bozza, Scrittori polit. dal 1550 al 1650, Roma 1949; E. Sarot, A. C. and Sara Copia Sullam, in Italica, XXXI (1954), ...
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AURISPA, Giovanni
Emilio Bigi
Nacque a Noto (patria di altri tre umanisti contemporanei, Giovanni Marrasio, Giovanni Campiano e Antonio Cassarino), verso la metà del 1376. In alcuni documenti egli è [...] allora di passaggio in quella città; e sempre con la corte papale nel 1420 venne a Roma, di operette di Luciano e di Plutarco; un volgarizzamento del trattato De nobilitate di Buonaccorso di Montemagno; un breve dialogo satirico, sul tipo di quelli di ...
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BETUSSI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Bassano intorno al 1512.
Lo Zonta ha rintracciato notizie sulla famiglia Betussi che risalgono alla prima metà del Quattrocento. In quest'epoca un Martino esercitò [...] volge con la consueta tempestività verso quel tipo di narrativa d'appendice che fu il trattato d'amore. Mai, forse, come nel sostenuto contro gli imperiali.
A Roma, nel 1556, scrive Le Imagini del tempio di Giovanna d'Aragona, faticosa compilazione ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] titola: «Il Presidente non sa nuotare»; Reboul 19942). Si trattadi un costume retorico che è alimentato probabilmente da un clima di eccesso e di esagerazione tipico della cultura dello spettacolo e di cui l’iperbole è stata per secoli, nei testi ...
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di prossimita
di prossimità loc. agg.le 1. Che comporta la vicinanza, la presenza anche fisica e, nel caso di enti, istituzioni o servizi, l’aiuto e l’assistenza. 2. Detto di dispositivi o sistemi dotati di un microprocessore che può memorizzare...
mondo di mezzo
loc. s.le m. (fig.) Punto d'incontro tra interessi della politica e dell'imprenditoria e interessi della criminalità organizzata, in cui si organizzano e si trattano vantaggiosi affari illegali, che possono anche prevedere il...