Almohadi
G. Ventrone Vassallo
Intorno al primo quarto del sec. 12°, furono chiamate al-muwaḥḥidūn ('i professanti l'Unità di Dio', al-tawḥīd 'l'unicità', il fatto di essere l'unico), da cui A., le popolazioni [...] piccolo villaggio dell'Atlante, Tinmal, nel territorio della potente tribù dei Maṣmūda, dove nel 515 a.E./1121-1122 al 595 a.E./1199, e rientrava in un grandioso progetto urbano voluto dal sovrano per esaltare la nuova città di Rabat, detta Rabāt ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dall'ascesa di Silla alla congiura di Catilina
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel periodo che va dall’88 al 63 a.C., caratterizzato [...] plebis non solo la ripartizione degli italici in tutte le 35 tribù, ma anche un provvedimento che avrà, nell’immediato, gravi e nelle provinciae, il console, appellandosi a senato e plebe urbana (da lui incoraggiata a non rinunciare agli agi di Roma), ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dal "primo triumvirato" agli inizi dello scontro tra Cesare e Pompeo
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo il ritorno di Pompeo, [...] 52 a.C., lascia intendere che proporrà di distribuire i liberti, gli schiavi affrancati, in tutte le 35 tribù (invece che nelle sole 4 urbane); si tratta di una temibile arma politica, in grado di mutare gli equilibri elettorali. Nel gennaio del 52 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dalla morte di Caio Gracco alla guerra sociale
Luca Fezzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La morte di Caio Gracco (121 a.C.) non pone [...] aveva origini e proprietà nell’Italia peninsulare era iscritto in una delle 31 tribù rurali; chi invece aveva come unico riferimento la capitale, in una delle 4 urbane, dove confluivano anche i liberti, gli schiavi affrancati. Come i comizi tributi ...
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Odore
Red.
Stefano Allovio
L'odore è la sensazione specifica dell'organo dell'olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata. Gli studi antropologici hanno messo in evidenza come gli [...] odore territoriale dipende dai differenti cibi consumati nelle varie tribù: i desana (cacciatori) odorano di carne; i secolo, ha fatto notare come, con il miglioramento dell'igiene urbana, la tendenza olfattiva dei parigini sia mutata nel volgere di ...
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FEZ
F. Cresti
(arabo Fās)
Città del Marocco, disposta sulle due rive dell'Oued Fez, affluente di sinistra del Sebu, all'incrocio di due importanti percorsi viari che collegavano l'Alto Atlante alla [...] re avrebbe iniziato la costruzione di un secondo agglomerato urbano sulla riva sinistra del fiume, che prese in seguito i Fatimidi dell'Ifrīqiya, gli Omayyadi di Spagna, le tribù berbere locali e gli ultimi Idrisidi che cercavano di conservare ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] latinizzazione l’Adda aveva rappresentato il confine fra le tribù galliche degli Insubri e dei Cenomani, con l’ centri maggiori il repertorio dialettale è ridotto ormai alla sola varietà urbana, nelle zone rurali si ha ancora spesso la compresenza di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli delle steppe e lo spazio mediterraneo: Unni, Avari, Bulgari
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I popoli nomadi [...] sentire molto debolmente l’attrazione per Roma, per la vita urbana, la cultura scritta, la certezza delle leggi, il strada con le armi. Ben presto l’universo instabile di tribù disperse sul territorio tra Reno e Danubio appare, infatti, sostituito ...
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CAGLIARI
R. Serra
(lat. Carales, Karales, Karali, Castrum Caralis)
Città della Sardegna meridionale, capoluogo della regione, posta al centro del golfo omonimo.Menzionata da Pausania (Periégesis, X, [...] a.C., intitolata ufficialmente municipium Iulium e iscritta alla tribù Quirina; fu sede dei governatori, del conventus e di Castel di Castro (Putzulu, 1976). Fu questo il fulcro urbano più importante dopo gli avvenimenti del 1258, quando la resa di ...
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Festa
Vittorio Lanternari
Festa (dal latino festa, femminile dell'aggettivo festus, "solenne, festivo", che si ritiene connesso con feria, "feria") indica il giorno destinato alla celebrazione di eventi [...] sua volta, è espressione del tipo di civiltà (agricola, urbana, di caccia e raccolta). Nel mondo moderno si distinguono iniziazione caratteristiche delle culture cosiddette primitive. Presso alcune tribù papuase, i giovani, dipinti di bianco (come ...
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tribu
tribù s. f. [dal lat. tribus, di formazione incerta]. – 1. In senso storico: a. In Roma antica, nell’età monarchica, ciascuna delle 3 frazioni etniche, o territoriali, in cui era suddivisa la popolazione; nell’età repubblicana, ciascuna...
palatino2
palatino2 agg. [dal lat. Palatinus, der. di Palatium, nome di origine incerta (cui sono state attribuite varie etimologie popolari) che indicava propriam. una delle tre alture di cui il Mons Palatinus era formato e fu poi esteso...