Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama culturale dell’Europa del Duecento, caratterizzato dal trionfo degli studi [...] l’Eneide su Scipione l’Africano e sui valori repubblicani; le epistole-orazioni indirizzate al tribuno Cola di Rienzo e al popolo romano, in occasione della rivoluzione del 1347, insistono sul nesso inscindibile tra azione politica e conoscenza ...
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MASTROFINI, Marco
Donato Tamblè
– Nacque a Montecompatri, presso Roma, il 25 apr. 1763 da Paolo e da Domenica Moscatelli.
Intorno ai dieci anni, avendo dimostrato ingegno e inclinazione allo studio, [...] Gli fu offerta una cattedra fuori dello Stato; ma l’ingegno del M. aveva colpito anche il tribuno C. Corona che gli ordinò di non partire e gli «né lodevole, né biasimevole», meritava l’odio popolare in quanto nel testo costituzionale era posta come ...
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Ottaviano Augusto
Tommaso Gnoli
Il fondatore dell’Impero Romano
Nel 31 a.C. con la vittoria di Azio Ottaviano Augusto mise fine all’epoca delle guerre civili a Roma. Egli concentrò nelle sue mani tutto [...] è che, al momento delle idi di marzo del 44, quando Cesare venne assassinato a Roma nella di una progettata spedizione contro il popolo dei Parti.
Il testamento di Cesare imperiale), aveva anche la carica di tribuno della plebe, che gli assicurava ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Romani e gli animali
Cristiana Franco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo antico in generale il rapporto della specie umana [...] , ma spettacolo di svago per la popolazione, che vi assiste dagli spalti del circo o dell’anfiteatro. Che tali Aufidius (forse il tribuno della plebe del 170 a.C.) e votata dall’assemblea abolisce tale divieto.
Il livello del divertimento, in uno ...
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ragione
Rinaldo Rinaldi
Nelle pagine di M. l’esame degli eventi politici e militari, antichi e moderni, non si affida mai a categorie morali o a griglie teoriche precostituite, com’era usuale nella [...] alla ostinazione del dittatore», «Ma Nicia [...] la maggiore ragione, che nel concionare al popolo perché gli quel modello sono l’esatto contrario. Perciò, se l’antico tribuno Camillo può dimostrare esemplarmente
quello che faccia uno uomo buono ...
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colonie
Giuseppe Marcocci
Non hanno riscosso l’attenzione che meritano le pagine dedicate da M. alle colonie. Il loro interesse è tanto maggiore se si pensa che furono scritte negli anni in cui prendeva [...] tra il popolo. Ne sorse tribuno, o talvolta cederne in parte, ovvero mandare una colonia in quel luogo che si avesse a distribuire (I xxxvii 12).
La posizione di M. emerge chiaramente quando, a commento di questa strategia, richiama l’esempio del ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] e «Il Tribuno salentino», esplicitamente rivolta a un personale ripensamento del rapporto fra liberalsocialismo Scritti di T.: La Scuola Libera, Rassegna mensile di Coltura popolare e di Educazione Razionale, diretta da Cesare Teofilato, Francavilla F ...
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1. Tribuno della plebe (456 a. C.). Ottenne per i tribuni il diritto di convocare il senato; secondo la tradizione sarebbe autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l'Aventino. Fidanzato di [...] contro Appio Claudio e dopo la morte di lei sollevò il popolo, occupò il Monte Sacro e trattò col senato, ottenendo la figura è però in gran parte leggendaria. 2. Figlio del precedente; fu tribuno nel 412 e presentò, ma senza successo, una legge ...
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FRANCHI
Francesco Cognasso
. Comparsi nella storia della Gallia romana già nel sec. III d. C., solo alla fine del sec. V diventano l'elemento predominante. La loro storia prima dell'installamento nella [...] tentò una scorreria in Gallia ma fu da Aureliano, ancora tribuno, respinta presso Magonza.
Il nome è d'origine incerta altro.
I Franchi erano nel giudizio dei Romani del sec. IV e del V un popolo bellicoso e tremendo. Proverbiale poi era l'incapacità ...
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QUESTORE (quaestor)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Nome di una magistratura romana, e precisamente - a quanto pare - della più antica fra le magistrature minori. Mentre infatti non ha nessun valore qualche tardivo [...] , si dovessero riempire i quattordici posti del grado superiore (quattro edili e dieci tribuni della plebe); il numero fu raddoppiato questori, va ricercata nell'istituto dell'appello al popolo, per cui la giurisdizione dei magistrati si trasformò ...
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tribuno
agg. [dal lat. tribunus, der. di tribus «tribù», formatosi come agg. nella locuz. magistratus tribunus «magistrato della tribù»]. – 1. Nell’antica Roma, denominazione di varî magistrati, funzionarî e ufficiali, le cui funzioni erano...
tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...