STENOGRAFIA (dal gr. στενός "stretto" e γραϕία "scrittura"; fr. sténographie; sp. taquigrafía; ted. Stenographie, Kurzschrift; ingl. shorthand; sono anche usati i sinonimi brachigrafia, fonografia, semiografia, [...] , effettivamente, come elementi base per una stenografia oratoria. I Romani usavano, nelle iscrizioni lapidarie, abbreviazioni (per troncamento, v. abbreviazione). Valerio Probo (I sec. d. C.) elenca in un suo trattatello le abbreviazioni usate ...
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I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] (latineggiare, biancheggiare, rosseggiare, verdeggiare). Dal punto di vista formale, le basi terminanti in -ìa sono di norma troncate (filosofia → filosofeggiare).
Il suffisso -ificare è fra i tre quello che conta il minor numero di derivati; inoltre ...
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funzione, campionamento di una
funzione, campionamento di una nelle applicazioni tecniche della matematica, procedura che trasforma un segnale fisico di tipo analogico, quale per esempio un brano musicale, [...] della funzione considera una partizione y1, y2, ..., ym dell’immagine della funzione stessa, effettuando un’operazione di troncamento o di arrotondamento oppure di media tra gli estremi del valore assunto dalla funzione in ciascun sottointervallo [yk ...
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La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] [tɛ]). Non tutte le sillabe chiuse, peraltro, esibiscono l’allofono aperto: per es., si ha /e/ nella vocale accentata degli infiniti troncati davanti a clitico (ved[e]rlo) o davanti a /gː/ (l[e]ggo). Viceversa, in sillaba aperta in iato si trova [ɛ ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] possono formare dittonghi ascendenti, si può avere, invece del dittongo, la caduta della vocale stessa: caduta che si qualifica come troncamento (e non si segna con l’apostrofo) quando la parola finisce per vocale + l, n, r + vocale (e quest’ultima ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] perso (< lat. perditum) e veduto / visto (< lat. visum). Nell’uso volgare si diffonde la tendenza al troncamento di taluni participi, forme che restano frequenti nella lingua letteraria fino all’epoca rinascimentale.
(1) tal si levò il pagano a ...
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SISTEMI
Antonio Ruberti
Alberto Isidori
Ingegneria dei sistemi. - L'i. dei s. è quel ramo dell'ingegneria che ha per oggetto lo studio dei s. complessi, con una metodologia che tende a esaminare l'aspetto [...] {S(t0) : t0 ∈ T}, che soddisfi la condizione:
Quest'ultima prende il nome di condizione di chiusura rispetto al troncamento e traduce in termini formali l'esigenza, peraltro naturale, che tra i risultati di esperimenti aventi origine in un istante tI ...
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IMPERATIVO
L’imperativo è un modo verbale finito che esprime un comando, un ordine, una richiesta, un invito, un divieto. Si trova soltanto nelle proposizioni ➔principali (➔volitive e ➔esclamative); [...] nell’italiano contemporaneo due forme:
– la forma piena
stai, vai, fai, dai
– la forma con l’➔apostrofo che indica il ➔troncamento
sta’, va’, fa’, da’
Le forme originarie sta, va, fa, da, molto diffuse nell’italiano antico, sono da considerarsi ormai ...
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metodo di Chapman-Enskog
Angelo Vulpiani
Procedura ispirata da un’idea di David Hilbert, che consiste nel cercare una soluzione dell’equazione di Boltzmann assumendo che la dipendenza spaziale sia determinata [...] della procedura di CE consiste nel sostituire nell’equazione di Boltzmann la soluzione [1] in cui l’espansione [4] è troncata al primo ordine: qui si devono trascurare i termini non lineari in Φ(1), quelli non lineari nelle prime derivate spaziali ...
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talora (tal ora)
Mario Medici
L'avverbio è presente nelle opere di D., un limitato numero di volte (18), con la seguente distribuzione: Vita Nuova 6 occorrenze, Rime 2, Convivio 3, Inferno 3, Purgatorio [...] circa quest'ultimo). In enjambement e parimenti in una comparazione, se pure sintatticamente in un modo diverso, anche l'unico caso della Commedia che non presenta troncamento: If XVI 134 sì come torna colui che va giuso / talora a solver l'àncora. ...
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troncamento
troncaménto s. m. [der. di troncare]. – 1. L’azione del troncare, il fatto di venire troncato: t. di un ramo; il t. di una relazione. 2. a. In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola....
tronco1
trónco1 agg. [lat. trŭncus] (pl. m. -chi). – 1. a. Privo, privato, mutilo di qualche sua parte: sovra un picciol colle Tronca de’ rami una gran quercia eresse (Caro); solido t. (e cono t., piramide t., ecc.), in geometria, denominazione...