BERTOLINI, Stefano
Mario Mirri
Nacque a Pontremoli, il 13 giugno 1711, da Giulio Cesare e Anna Maria Canossa, secondogenito di famiglia nobile (suo padre era anche cavaliere dell'Ordine di s. Stefano; [...] , ibid., genn. 1755; Paralléle d'Athènes et de l'Angleterre, ibid.,nov. 1755; Massime, esempi e trattati pubblici in Tucidide, Firenze 1756; Les suffrages unanimes sur les moyens de rétablir une contrée inculte, Florence 1764; Analyse raisonnée de l ...
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Letterato (n. nel Mugello, o forse a Firenze, 1503 - m. Roma 1556), noto soprattutto per il Galateo (1558), piccolo trattato di regole universali che valgono ad assicurare il successo nella vita.
Vita
Fu [...] specialmente per l'orazione scritta per indurre i Veneziani ad aderire alla lega pontificia contro Carlo V. Tradusse da Demostene e Tucidide, scrisse la Vita del Bembo e di F. Contarini, ma la sua fama è legata soprattutto al Galateo, trattatello che ...
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Storiografo greco (n. Cesarea, Palestina, fine sec. 5º d. C. - m. 562 o poco dopo il 565). Storico di corte dell'imperatore Giustiniano, P. ricoprì incarichi di prestigio presso la corte imperiale costantinopolitana. [...] . P. infatti non si limita alla narrazione delle imprese militari. Seguendo l'esempio dei grandi storici antichi e specialmente di Tucidide e di Erodoto, che egli cita e spesso imita ripetendone frasi e sentenze, dei popoli dei quali parla dà diffuse ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] aveva già fatto per la Laudatio, il B. prese a modello un celebre testo classico: l'orazione che, secondo Tucidide, Pericle aveva pronunziato in onore dei primi Ateniesi morti nella guerra peloponnesiaca. Ma, soprattutto, egli riferì a Firenze la ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] e progredire L. segue appassionatamente, senza quel relativo distacco che è proprio, per esempio, dei maggiori storici greci (Tucidide e Polibio), sino alle vicende dei suoi giorni, in cui Roma comincia a soffrire della sua stessa grandezza. Appunto ...
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Uomo politico ateniese (495 circa - 429 a. C.), figlio di Santippo, imparentato per parte di madre con gli Alcmeonidi. Iniziò la sua carriera politica nel partito democratico di Efialte, che, con l'ostracismo [...] e superando con la sua autorità le proteste dell'opposizione per questo suo procedere: il massimo esponente di essa, Tucidide di Melesia (da non confondere con lo storico), fu ostracizzato. Con una spedizione nel Ponto Eusino (436), P. assicurò ...
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Uomo politico e oratore ateniese (384 a. C. - 322 a. C.). Partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l'espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso [...] la voce, il ritiro in una grotta per comporre le orazioni, e la trascrizione ripetuta 8 volte della storia di Tucidide. Nel 355 D. cominciò a partecipare attivamente alla vita pubblica: fautore, all'inizio, dell'imperialismo ateniese, mostrò sempre ...
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Politico e generale ateniese (n. circa 530-525 - m. 460 circa a. C.). T. fu tra i principali artefici della vittoria greca sui Persiani e il creatore della potenza ateniese. Dotato di un fine intuito politico, [...] si rifugiò presso Artaserse (465-64) che gli assegnò il dominio di Magnesia sul Meandro. Ivi T. morì di malattia, secondo Tucidide, che pur conosceva la tradizione di una morte per suicidio, altrove rappresentata, e motivata col fatto che T. non poté ...
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BALBANO, Girolamo
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Nato a Lucca, probabilmente poco prima la metà del sec. XV, avrebbe appartenuto all'Ordine dei minori (ma a questo proposito è probabile una confusione fra lui e Bernardino "de [...] della Biblioteca Vaticana lo mostrano infatti tra il 1477 e il 1488 assiduo lettore di Omero, Demostene, Tucidide, Sofocle, Teocrito, Esiodo, Diodoro Siculo, Aristotele, Plutarco e di altri; questa prolungata consuetudine di studio fu certamente ...
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Scrittore greco (n. a Samosata nella Siria Commagene verso il 125 d. C. - m. verso la fine del sec. 2°). Di origine forse semitica, apprendista scultore da ragazzo, si volse presto agli studî letterarî [...] la storia, critica agli encomiastici storici contemporanei ed esposizione di regole sulla storiografia in ultima analisi derivate da Tucidide; altre di argomento morale, come il Parassita, dimostrazione che il parassitismo è un'arte, e il Precettore ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
peste
pèste s. f. [dal lat. pestis «distruzione, rovina, epidemia», prob. affine a peior, pessimus]. – 1. a. Malattia infettiva e contagiosa, ad alta mortalità, dovuta al batterio Yersinia pestis, trasmesso all’uomo dalle pulci dei generi...