PAGLIARO, Antonino
TullioDeMauro
PAGLIARO, Antonino. – Nacque a Mistretta (Messina) il 1° gennaio 1898, da Vincenzo e da Grazia Passarello, in una famiglia ragguardevole di possidenti e professionisti [...] s. 8, CCCLXX (1974), pp. 609-674; Commento incompiuto all’Inferno di Dante. Canti I-XXVI, Roma 1999.
Fonti e Bibl.: T. DeMauro - A. Vallone, A. P., in Letteratura italiana (Marzorati), I critici, IV, Milano 1969, pp. 3179-3205; W. Belardi, A. P. nel ...
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BOTTIGLIONI, Gino
TullioDeMauro
Nacque a Carrara, il 15 sett. 1887, quinto figlio di Francesco, che dirigeva un modesto laboratorio di scultura, e di Marcella Fabricotti. Studiò a Carrara e Pisa, [...] italiana.
Il B. procedette su questa stessa strada nei primi lavori: Dalla Magra al Frigido. Saggio genetico, in Revue de Dialectologie Romane, III (1911), pp. 77-143; Note morfologiche sui dialetti di Sarzana,San Lazzaro,Castelnuovo Magra,Serravalle ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] 29,7).
Si è discusso sul rapporto tra quote così rilevanti di analfabeti e possesso della lingua nazionale. Nel 1963 TullioDeMauro ha argomentato che, a causa della precarietà delle strutture scolastiche dell’epoca, «un reale contatto con la lingua ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] dello scritto meno elaborato) sono ben rappresentate dalla nozione di vocabolario di base, approfondita in Italia soprattutto da TullioDeMauro e dalla sua scuola. La formulazione più recente è quella che si è tradotta nel Grande dizionario italiano ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] ’opera fu conosciuta solo nel dopoguerra, quando influenzò notevolmente i linguisti più attenti alle dinamiche sociali, come TullioDeMauro. Terracini si occupò di dialetti, di cultura popolare, di linguaggio letterario, sviluppando l’attenzione all ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] approvato nel 1999 (legge 482; ➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), dopo che si era arenato nel 1991 (TullioDeMauro stigmatizzò la perplessità manifestata da vari celebri intellettuali di fronte a questa legge; ma anche quella del ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] cronologico fino al 1375 circa.
I due maggiori dizionari dell’uso di cui si disponga oggi per l’italiano, il GRADIT di TullioDeMauro e il VIT di Aldo Duro, sono l’uno torinese (ancora della UTET) e l’altro romano (dell’Istituto della Enciclopedia ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] una rilevazione sulle «motivazioni e sui pubblici» dell’italiano all’estero, sotto la direzione scientifica di TullioDeMauro (DeMauro et al. 2002), per avere un quadro organico e aggiornato sulla diffusione dell’italiano, sulle metodologie ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] (Renzi & Cortelazzo 1977) fu dato dalle Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica, redatte da TullioDeMauro, che ponevano in discussione l’insegnamento tradizionale della grammatica (già criticato da Cardona & Simone 1971 ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] a TullioDeMauro, il quale definì l’italiano popolare come il «modo di esprimersi di un incolto che, sotto la spinta di comunicare e senza addestramento, maneggia quella che ottimisticamente si chiama la lingua ‘nazionale’, l’italiano» (DeMauro ...
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Europanto
s. m. inv. Lingua ibrida ottenuta dall’incrocio di elementi delle diverse lingue europee. ◆ Che cosa può fare, cioè, Diego Marani, traduttore principale e revisore presso il Consiglio dei ministri dell’Unione Europea a Bruxelles,...
padre di tutti i dizionari
loc. s.le m. Il più importante e autorevole tra i dizionari. ◆ Torino si riconferma così il centro di una grande tradizione: sono torinesi, infatti, tutti i grandi dizionari della lingua italiana, dal Tommaseo al...