Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] italianizzano con Golfo Aranci: fatto il nome s’è trovata la storia (evidentemente infondata) di in Linguistica storica, a cura di R. Lazzeroni, Roma, La Nuova Italia Torino, 5-7 dicembre 1992), a cura di U. Cardinale, M.L. Porzio Gernia & D ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] in [pjak] «vecchio», [ˈkjumʃti] «il latte» a S. Benedetto; in alcune parlate molisane la palatalizzazione è limitata al contesto k e hanno una flessione invariabile -u. Nella parlata di Casalvecchio si ha per esempio: rəpətsɔɲ «rammendo», rambəkɔham ...
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Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] «voce», domo «casa») e il loro passaggio a -i, -u nel campidanese (bo[ʒ]i, domu). L’innalzamento vocalico della finale non modifica : i- (+ s + consonante) in area settentrionale (ispika / ispi[ɣ]a ~ spi[ɣ]a «spiga»); a- (+ r) in area meridionale ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] orientale si attestano i derivati di *lacticellu [laˈsːe] o [liˈʦe];
(b) [arːuˈtːa] «cullare», continuatore di *crottare, la seconda edizione del grande dizionario di A. Chenal e R. Vautherin; altri dizionari relativi a singole parlate hanno visto la ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] abbiamo cercato tutta la mattinata e continuiamo a farlo»]
(18) ’u circammu tutta a mattinata [= «lo cercammo tutta la mattinata», detto the verb. The evidence from Romance, edited by S. Fleischman & L.R. Waugh, London - New York, Routledge, pp. ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] la costante regressione di [y] < lat. ū in sillaba aperta ([myr] «muro») e di bene»), rispetto a i a Bologna e in Romagna ([a j voj diːr un kuˈɛːl] «io gli / le / a loro voglio dire morso») e dei prefissi verbali s- (sfregarsi, sfarfugliare) e ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] italiano, per la precisione [p b t d k g f v s tʃ dʒ m n l r], vige un’opposizione distintiva di lunghezza, diversamente [z j w] sono combinazione con tutti i timbri vocalici, ad eccezione di /u/, per es. quadro, questo, quinto, quota.
Attualmente, ...
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MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] lavorò fino al 1882 per il libraio S. Bocca. Visse a Roma fino all' a Roma, con il libraio fiorentino U. Franchi. Nel 1888, insieme con in Studi romagnoli, IV (1953), pp. 123-130; R. Cervigni Troncone, La biblioteca Manzoni e i suoi cataloghi: ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] (/ɑ/ o /ɒ/): /saˈɹa/ «sarà» ~ /saˈɹɒ/ «salato».
Rispetto all’italiano, il torinese (come buona assenza di un contrasto distintivo tra [s] e [z], non ha [-e], III [-a], plur. I [-u], II [-e], III [-u] compare in tutte le coniugazioni in quattro ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] articolato non rafforzato. Ugualmente /r/ è rafforzata in [rː]ana e in la [rː]ana, ma non in para a con la fricativa sonora, ma la [s]era con la fricativa sorda. Le affricate di giunco o fieno», civrasciu [ʧiˈvraʒu] «tipo di pane», griva «tordi o ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...
uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul tema; quindi: indic. pres. èsco, èsci, èsce,...