Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] e poi la firma dei Patti nel 1925.
Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano Guéranger
Prima di passare a esaminare i giudizi espressi dai modernisti sulla personalità e sull’opera di Costantino, vanno ...
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WINDTHORST, Ludwig
Carlo Antoni
Uomo politico tedesco, nato il 17 gennaio 1812 a Kaldenhof presso Osnabrück, morto il 14 marzo 1891 a Berlino. Esercitò dapprima l'avvocatura a Osnabrück. Nel 1848 era [...] di Celle e l'anno dopo deputato alla Camera del Hannover, della quale nel 1851 fu eletto presidente. Aperto ultramontano, difese gl'interessi della minoranza cattolica e, fedele alla casa reale di Hannover, avversò le tendenze unitarie dei patrioti ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] unì questi elementi, proponendo una riforma basata sulla Bibbia, legata alle autorità civili e non a un potere ultramontano. Essa in prospettiva – tramite un concilio – avrebbe dovuto essere la riforma della Chiesa universale. Grazie anche alla sua ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] 1855, in diversi istituti culturali, seminari e diocesi, si sviluppò una seria iniziativa epuratrice e uniformatrice in senso ultramontano. L’irrigidimento attorno alla difesa del potere temporale, sotto la guida abile anche se non lungimirante di un ...
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Costantino nella storiografia cattolica tedesca
Claus Arnold
Nel cattolicesimo di lingua tedesca del tardo Settecento e dell’Ottocento1 l’immagine di Costantino e lo studio della cosiddetta ‘svolta [...] le sue numerose edizioni36.
Se Costantino è stato inserito per la prima volta da Riffel in un’analisi di carattere ultramontano del rapporto Chiesa-Stato (seppur positivamente), allo stesso modo corrisponde a una tendenza ultramontana il fatto che l ...
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CARACCIOLO, Riccardo
Alfred A. Strnad
Appartenente alla nobile famiglia napoletana dei Caracciolo Rossi (o Svizzeri), nacque probabilmente a Napoli prima della metà del sec. XIV. Mentre nelle storie [...] Messina, Barletta e Capua anche i priorati di Roma e di Pisa stavano compattamente dalla parte del Caracciolo. Come primo ultramontano si aggiunse il priore di Boemia, il duca Zemovits di Teschen, il quale fu nominato luogotenente del gran maestro e ...
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PETITTI, Carlo Ilarione, conte di Roreto
Manfredi Alberti
PETITTI, Carlo Ilarione, conte di Roreto. – Nacque a Torino il 21 ottobre 1790 dal conte Giuseppe Antonio e dalla nobile Innocenza Gabriella [...] di mostrarsi ai superiori come funzionario integerrimo ed estraneo alle idee liberali. In quel periodo collaborò con il foglio ultramontano di Cesare d’Azeglio, L’Amico d’Italia. Successivamente, nel corso degli anni Venti, Petitti approdò a un ...
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CIPRIANI (de Ciprianis), Lamberto
Luisa Miglio
Erede di una nobile famiglia fiorentina di parte ghibellina, nacque, presumibilmente a Firenze, nella seconda metà del XIII secolo, con ogni probabilità [...] Faggiuola, L'ultimo avvenimento della sua vita di. cui abbiamo notizia è infatti la sua presenza in qualità di testimone "ultramontano" alla lega stipulata tra Pisa e Lucca il 13 luglio 1314, che segnava una grande vittoria della parte ghibellina e ...
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Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] i tre "assessores" del giustiziere degli scolari, allora istituito, dovevano infatti essere, rispettivamente, "uno ultramontano [...], quem scholares illarum partium elegerint, altero Italico, eligendo per scholares Italiae, et tertio regnicola, per ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] e anche quelle dell'età dei lumi in materia di rapporti Chiesa-Stato, si delineava un orientamento di stampo ultramontano che avrebbe creato gravi problemi innanzitutto alla Francia. L'intervento di Consalvi, però, tagliò le gambe al progetto ...
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ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...
ultramontiano
(ultra montiano) s. m. e agg. (iron.) Chi, che sostiene con grande convinzione Mario Monti e le sue posizioni. ◆ Il “potrei” (staccare la spina) “ma non voglio” (per ora) con il quale Silvio Berlusconi alterna sostegno e critiche...