Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] di protesta antinucleari alla testa delle quali si pone, negli anni cinquanta, il logico Bertrand Russell.
Per l'umanesimo scientifico inglese non sempre e non necessariamente il progresso scientifico è un bene in sé. La lettura marxista ortodossa ...
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DEL NOCE, Augusto
Stefano Di Bella
La vita
Nacque a Pistoia l’11 agosto 1910 da Ubaldo, alto ufficiale dell’esercito, e da Lia Dratis, di origini savoiarde. La famiglia si trasferì a Savona, per poi [...] cattolica e filosofia moderna… cit.); La crisi libertina e la ragion di Stato, in Cristianesimo e ragion di Stato. L’umanesimo e il demoniaco nell’arte, Atti del II Congresso internazionale di studi umanistici, Roma 1952, a cura di E. Castelli ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] simbolo stesso della tradizione e dell'autorità che essi intendevano distruggere, ma il secondo bersaglio era costituito dall'Umanesimo, che tanta importanza aveva avuto nella vita intellettuale del XVI sec., anche tra gli scienziati e i matematici ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] , passando per Ammonio di Alessandria, Temistio, Giovanni Filopono, Simplicio, Olimpiodoro, in cui si erano impegnati esponenti dell'Umanesimo italiano come Ermolao Barbaro (1453-1493) e Girolamo Donato (1457-1511).
I nuovi e più agguerriti strumenti ...
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GIUSSO, Lorenzo
Fabrizio Intonti
Nacque a Napoli, il 25 giugno 1899, in una famiglia aristocratica, dal conte Antonio e da Maria Imperiali d'Afflitto. La sua maturazione culturale avvenne in un terreno [...] , Filosofia ed imagine cosmica (Roma 1940), in cui, in diretto riferimento a G. Vico (si veda anche: G.B. Vico tra umanesimo e occasionalismo, Roma 1940; La filosofia di G.B. Vico e l'età barocca, ibid. 1943), egli delinea una genealogia della ...
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Scritti filosofici e teologici del tardo ellenismo (2°-3° sec. d.C.), attribuiti al dio Ermes, identificato con l’egizio Thoth, dio dell’astrologia e della scienza, inventore della scrittura, e perciò [...] sec. – conobbero e altamente stimarono l’Asclepio; ma tutto il complesso degli scritti ermetici greci fu riscoperto solo dall’Umanesimo e soprattutto attraverso la versione di Ficino. L’attribuzione a Ermete era comunemente accettata e i suoi scritti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] , ma comunque sensibile a una tradizione filosofica italiana (da Pitagora a Rosmini, passando per la patrologia latina, l’Umanesimo e Vico) e, sul piano politico, alle aspirazioni nazionali.
Coinvolto nella rete di alcune società segrete piemontesi ...
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CARLINI, Armando
Claudio Del Bello
Nacque a Napoli il 9 agosto del 1878 da Clemente e da Teresa Guglielmini, ma rimase completamente estraneo all'ambiente culturale napoletano dal momento che la sua [...] al C. il conflitto "tra il medioevo e l'età moderna cioè tra il teologismo della cultura scolastica e l'umanesimo predicato dal Rinascimento", contrasto che egli ben presto rileverà nel presente. Questa antitesi cioè farà scoprire al C. più che ...
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modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] capaci dunque di vedere almeno un poco più lontano. L'orientamento all'emulazione degli antichi, proprio dell'Umanesimo rinascimentale, mostra bene la complessa gestazione della modernità: esso infatti, mentre ripristina l'idea della superiorità dell ...
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Illuminismo
Edoardo Tortarolo
Italo Pantani
di Edoardo Tortarolo
Nella voce dell'Enciclopedia Italiana dedicata all'I. (18° vol., 1933) F. Chabod combinava sapientemente un nitido quadro del contenuto [...] delle premesse poste dal dissolvimento della civiltà medievale e dal rinnovamento intellettuale e religioso implicito nell'umanesimo quattro-cinquecentesco.
La tragedia della Seconda guerra mondiale ha segnato un'evidente cesura negli studi sull ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...