Filologo statunitense (Chicago 1882 - Roma 1965); studiò a Chicago, a Monaco (1906), a Roma (1906-08); fu prof. di lettere classiche nelle univ. di Pittsburgh (1909-19), dello Iowa (1919-25), di Chicago [...] sulla fortuna di autori latini (Livio, Catullo, poeti elegiaci, ecc.) lo portarono a un sempre maggiore interesse per l'umanesimo e il preumanesimo soprattutto nei suoi aspetti culturali: alcuni dei suoi numerosi saggi sono raccolti in Studies in the ...
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Teologo, pedagogista e poeta (Halle 1754 - ivi 1828); condirettore (1785), poi (1799) unico direttore della Fondazione A. E. Francke, prof. di teologia (dal 1779) e rettore (1808-16) nell'univ. di Halle, [...] ., 1796), prima esposizione tedesca sistematica di pedagogia, conciliante le esigenze del pietismo, del filantropismo e dell'umanesimo. Tra le altre sue opere: Leitfaden der Pädagogik und Didaktik (1802) e, nel campo della teologia, Charakteristik ...
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CAMPI, Giuseppe
Piero Treves
Nato a San Felice sul Panaro (Modena) il 29 sett. 1788 da Gaspare, facoltoso possidente terriero, e da Francesca Piombini, di nobile famiglia della limitrofa Cento, crebbe [...] la via tradizionale per un'esistenza dedicata agli studi; ed è un fatto notabile che, nonostante la sua propensione all'umanesimo, al classicismo e alla poesia, e nonostante il suo costante commercio con Dante e i classici della nostra letteratura ...
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Umanista (n. Napoli 1345 - m. dopo il 1400). Segretario del cardinale Giacomo Orsini ad Avignone (1375), fu poi a Roma (1378), a Napoli (1379-80) come segretario della regina Giovanna I, e di nuovo ad [...] in contatto con un gruppo di letterati francesi. In un ambiente intriso di motivi classici proprî del primo umanesimo elaborò, sul modello petrarchesco, numerose epistole metriche in esametri (inedite, conservate in un manoscritto della Biblioteca ...
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Critico ungherese (Margitta 1878 - Budapest 1961); prof. all'univ. di Budapest (dal 1923 al 1948). Ha scritto: Ady s a legújabb magyar lyra ("Ady e la lirica ungherese più recente", 1909); Aranytól Adyig [...] ", 1928); A magyar irodalmi műveltség kezdetei ("Inizî della cultura letteraria ungherese", 1931); Magyar humanizmus ("Umanesimo ungherese", 1935); Rendszeres magyar verstan ("Metrica sistematica ungherese", 1951); A reformáció jegyében ("Nel segno ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] dei Geniales dies il profilo umano e intellettuale del D. e dietro di lui si compone in mosaico il contorno dell'umanesimo napoletano e romano, delle cui due scuole, l'una filologica, l'altra antiquaria, il libro è un interessante prodotto di sintesi ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] muta, all’età di Lorenzo il Magnifico si sostituisce quella di Leone X, e nella sua sede ormai principale di Roma l’Umanesimo va sempre più perdendo quel legame con una singola città che prima era dominante. Roma, con i suoi quasi 100.000 abitanti ...
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Filologo e critico letterario spagnolo (Barcellona 1942 - ivi 2024). Professore di letterature ispaniche medievali all'università autonoma di Barcellona, membro della Real academia española, è autore di [...] española, 1966; La novela picaresca y el punto de vista, 1970). Importanti anche i suoi contributi su Petrarca e l'umanesimo (Vida y obra de Petrarca. Lectura del Secretum, 1974; El sueño del humanismo, 1992). Direttore dal 1979 della prestigiosa ...
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CONTRARIO, Andrea
Rosario Contarino
Nacque a Venezia agli inizi del secolo XV da una famiglia di origine ferrarese, i cui componenti, grazie alle benemerenze verso la Repubblica, erano stati ascritti [...] tuttavia dalle testimonianze dei contemporanei dotto in greco e in latino e fin dalla giovinezza vicino ai circoli dell'umanesimo veneziano. Assai importanti furono i suoi contatti con Nicola Sagundino, che probabilmente gli fu maestro di greco, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Dionisotti
Vincenzo Fera
Tra i maggiori maestri del Novecento letterario italiano, Carlo Dionisotti, formatosi alla scuola di Vittorio Cian nella facoltà di Lettere di Torino degli anni Venti [...] che non tenesse conto della varietà di stili di vita e di ricerca che in quell’età si riscontrano, perché «la linea dell’umanesimo letterario non può essere che una tra le molte che la realtà politica e religiosa, le arti, le scienze, il diritto e il ...
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umanesimo
umanéṡimo (raro umanismo) s. m. [der. di umano, in parallelismo con umanista, prob. con influenza del ted. Humanismus]. – 1. Nella storiografia moderna, termine (di origine ottocentesca) con cui viene indicato il periodo storico...
umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata modernamente sui testi degli umanisti...