DOMENICHI, Ludovico
Angela Piscini
Nacque a Piacenza nel 1515 da una famiglia appartenente alla nobiltà cittadina, ma non certo ricca: il padre Giampietro esercitava la professione di notaio e mori, [...] e di retorica, il D. passò alle più prestigiose università di Padova e Pavia: qui, negli anni 1530-37, insegnavano umanisti come Celio Secondo Curione, amico di L. Socino e simpatizzante luterano, ed A. Alciato, giurista e filologo di fama europea ...
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BALBI, Girolamo
Gerhard Rill
Nato a Venezia nel dicembre di un anno imprecisato verso la metà del sec. XV, appartenne alla oscura famiglia Accellini (Azalini), ma si chiamò sempre Balbi (nome di una [...] Lione, a Parigi, dove giunse nel 1484 o al più tardi all'inizio del 1485. Quivi s'inserì in una cerchia di umanisti: Robert Gaguin, Angelo Cato, arcivescovo di Vienne, Guy de Rochefort e i fratelli Jean e Charles Fernand. Con quest'ultimo approntò ...
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ARAGAZZI, Bartolomeo
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Nacque da Francesco a Montepulciano nella seconda metà del sec. XIV. Abbracciato lo stato ecclesiastico, divenne, prima dell'aprile 1411, segretario apostolico di Giovanni XXIII, [...] de' Rustici, da Manuele Crisolora. Più o meno nello stesso periodo strinse amicizia con il Guarino e con altri umanisti e letterati, quali Francesco Barbaro, Andrea Giuliani, Poggio Bracciolini.
Nell'ottobre dell'anno 1414 egli seguì il pontefice da ...
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patristica
Lo studio dell’opera e della dottrina degli autori considerati Padri della Chiesa vissuti tra 2° e 8° secolo (i più importanti, detti anche dottori della Chiesa, sono s. Basilio, s. Gregorio [...] Magno nella Chiesa latina). La p. ebbe grande sviluppo nel Rinascimento, con le prime edizioni a stampa curate da umanisti come Erasmo da Rotterdam, e nell’epoca della Riforma e della Controriforma. La p. è distinta dalla patrologia, di carattere ...
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Filologo italiano (Cittadella 1913 - Padova 2000); dal 1950 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Friburgo, in Svizzera, e dal 1955 di filologia medievale e umanistica nell'univ. cattolica di Milano; [...] and the textual tradition of Livy (in Journal of the Warbury and Courtauld Institutes, XIV, 1951, pp. 137-208); I primi umanisti e le tradizioni dei classici latini (1953); La tradizione del testo di Livio e le origini dell'umanesino (1º vol. parte ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] 'ispirarono ad Agricola e a Melantone e ne ripresero e diffusero le dottrine. Ma non si potrà ignorare un altro celebre umanista tedesco, Johannes Sturm che, oltre a tutto, fu, per alcuni anni (dal 1529 al 1536), professore al Collège Royal di Parigi ...
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MAGNANI, Andrea
Paolo Pontari
Nacque a Bologna intorno alla metà del XV secolo. Da una lettera inviata al M. da Antonio Cortesi Urceo, detto Codro, in occasione della morte del padre, si ricava che [...] tre distici elegiaci latini (Firenze, Biblioteca nazionale, Nuovi acquisti, 1175, c. 2v).
Il M. fu in rapporto con numerosi umanisti del tempo, tra cui il già ricordato Codro, che gli indirizzò un epigramma (Ad Andream Magnanimum, cfr. Fantuzzi, V, p ...
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CRESCI, Migliore
Magda Vigilante
Nato a Firenze nel 1494, da una famiglia originaria di "Montereggi, in quel di Fiesole" e stabilitosi nel quartiere di S. Giovanni, "ove esercitò l'arte del tinger panni", [...] del rimatore Migliore.
L'avo del C., Migliore, nacque a Firenze nel 1428. Amico del Ficino e di insigni umanisti fiorentini, compose alcuni sonetti in volgare conservati manoscritti nella Biblioteca nazionale di Firenze: il codice Magl. VII, 1168, c ...
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PANNILINI, Barnaba
Petra Pertici
PANNILINI, Barnaba (Barnaba Senese). – Figlio di Nanni di Barna, nacque a Siena, dove fu battezzato il 15 ottobre 1399.
Il padre, imprenditore tessile, ricoprì importanti [...] e di una Forteguerri, la famiglia materna di Pio II (Archivio di Stato di Siena, Gabella 193, c. 73v). Il matrimonio inseriva l’umanista, un homo novus, in una famiglia tra le più potenti di Toscana. In effetti la sua, come quella di Andreoccio, è ...
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Scrittore e prelato diplomatico (Santa María de Nueva Segovia 1404 - Roma 1470). Fu dapprima alla corte dei re di Castiglia Giovanni II ed Enrico IV; stabilitosi poi a Roma, vi ricoprì numerose cariche [...] custodia il Platina, che l'introdusse come interlocutore nel De falso et vero bono; fu in relazione anche col Bessarione e apprezzato dagli umanisti. Lo scritto più noto, tradotto in varie lingue, è un'opera di morale, Speculum vitae humanae (1468). ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...