Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] di segretario (per Firenze si pensi a Coluccio Salutati, al Landino, a ➔ Niccolò Machiavelli; per la cancelleria aragonese a umanisti come il Pontano e il Carafa; per la corte pontificia a ➔ Pietro Bembo), nell’età comunale e signorile i cancellieri ...
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Filologo (Sarego, Vicenza, 1850 - Pisa 1934), professore di letteratura latina nelle università di Catania (1886-1900) e di Milano (1900-26); socio nazionale dei Lincei (1920). Dedicò una lunga serie di [...] (1920); l'edizione del carteggio di G. Aurispa (1931); la raccolta di saggi Classici e umanisti da codici ambrosiani (1933) e soprattutto Le scoperte dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV (2 voll., 1905-14; rist. 1967). Di lui si ricorda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] e annienta proprio quella libertà di immaginare su cui si fonda la poesia. E con sarcasmo irrise la moderna «scienza dell’animo umano», che per poco «non s’espone con angoli e cerchi, e non si tratta per computi e formole numerali» (Discorso di un ...
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Filologo e paleografo, nato a Francoforte sul M. il 28 novembre 1884, morto a Weilmünster, nella regione del Taunus, il 27 agosto 1960; studioso dell'umanesimo italiano e tedesco. Scolaro di L. Traube [...] l'edizione dell'epistolario del Bruni; opere rimaste incomplete. Notevoli contributi (su Petrarca, Barzizza, Traversari, Bruni, umanisti minori del sec. 15°) sono sparsi in riviste italiane e tedesche; soprattutto importanti le sue edizioni, tra cui ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] 21-55).
Le azioni linguistiche compiute da ognuna di queste agenzie sono molto diverse. Le cancellerie sono formate da notai e umanisti (➔ notai e lingua), dotati di cultura latina, spesso alta, e a volte essi stessi rimatori o comunque scrittori di ...
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Filologo, nato a Cittadella, Padova, il 6 agosto 1913; dal 1950 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Friburgo, in Svizzera, dal 1955 insegna filologia medievale e umanistica nell'Univ. cattolica [...] Firenze 1945; Lo scrittoio del Petrarca, Roma 1947), al Boccaccio (Restauri boccacceschi, ivi 1947), e alla tradizione dei classici latini nel Medioevo e nell'età umanistica (I primi umanisti e la tradizione dei classici latini, Friburgo 1953), ecc. ...
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Regione dell’Italia centrale (17.232 km2 con 5.755.700 ab. nel 2020, ripartiti in 378 Comuni; densità 334 ab./km2). Si affaccia sul Mar Tirreno tra la foce del Chiarone e quella del Garigliano, mentre [...] l’Etruria, la Sabina, il Sannio e la Campania. Nel Medioevo il nome di L. cadde dall’uso e fu ripristinato dai geografi umanisti del 16° sec.; il paese tra il Tevere e il Mar Tirreno, già etrusco, e detto perciò Tuscia Romana o Suburbicaria, oppure ...
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FORTUNIO, Giovanni Francesco
Gino Pistilli
Nacque probabilmente a Pordenone nel decennio 1460-70.
Il luogo di nascita non è sicuro, perché se in documenti d'archivio di area triestina è chiaramente [...] Mantica, giurisperito e latinista, e che vedeva nella zona compresa fra Pordenone, Udine e Trieste operare in quegli anni vari umanisti e letterati: Pietro Edo, G.S. Emiliano detto il Cimbriaco, i fratelli Amalteo, J. Caviceo, il Sabellico e altri ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Relox de príncipes (1529) è opera legata piuttosto a una tradizione didattica medievale che a un Umanesimo all’italiana. Alle censure degli umanisti l’Amadís de Gaula (1ª ed. nota 1508) e gli altri libri di cavalleria, così diffusi in S. e in Europa ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] nelle opere dantesche, e proseguendo coi ➔ cultismi (anche di matrice greca) di giuristi e teologi medievali, di umanisti, filosofi e scienziati tra Rinascimento ed età moderna, per finire con la creazione vorticosa di termini favorita, negli ultimi ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore di lingua e letteratura latina e, in epoca...