Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] Arsafio (35), e il nuovo doge, un nobile eracleese, era sicuramente persona legata a Bisanzio. Il cap. 29, pp. 124 s. 70. Cf. anche per ulteriore bibliografia: Umberto Rizzitano, Gli arabi di Sicilia, in AA.VV., Storia d'Italia, diretta ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] I oci del cuor di Gallina.
15. Umberto Palmarini, dalla sussiegosa e compunta dizione, coraggioso ibid., p. 6 (pp. 3-6).
119. "Monumento funerario di una casta così nobilmente scolpito", cf. G. Geron, Ricordo di Enzo Duse e di Alberto Bertolini, p. ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] Venezia nel Cinquecento, in Venezia ebraica, a cura di Umberto Fortis, Roma 1982, pp. 55-84.
120. Francesco e "zonta", 8 agosto 1522. Nel 1532 erano avvocati fiscali il nobile ser Francesco Michiel ed il ricco e famoso avvocato Alvise da Noale ( ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] Venezia (1755-1772) di Vettor Sandi, un modesto nobile nuovo che con un'ampia indagine storica illustra i modi M. Costantini, L'albero.
301. G. Scarabello, La municipalità.
302. Umberto Corsini, Pro e contro le idee di Francia, Venezia 1990, pp. 55- ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] sole quasi africano sembrano più acconciamente prestarsi alla nobile fatica del maneggiare la spada. La velocità diventa Settanta e l'avvento della 'neotelevisione' ‒ termine introdotto da Umberto Eco in un articolo del 1983 per indicare il modello di ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] ducati preventivati, 1.200 spettano ai prelati, 1.400 ai nobili e altrettanti alle comunità. Ma nel 1518 il patriarca di in città venete a confronto. Venezia, Padova, Vicenza, a cura di Umberto Curi - Luca Romano, Venezia 1991, pp. 31-44.
33. W ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] esempio dell'operare del medico; ciò è sintetizzato nelle parole di Umberto da Romans: Non quaerit aeger medicum eloquentem, sed illum qui sangue. Esse orientano in modo nuovo, gerarchico (nobile, meno nobile, vile) più che oppositivo, l'antica ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] dedicato a s. Villibrordo, guidato dal 1028 dall'abate Umberto, raggiunse il culmine della sua attività nel quarto e quinto ore (Cleveland, Mus. of Art, 64.40) per Carlo III detto il Nobile (1387-1425), re di Navarra, in cui fu all'opera un miniatore ...
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La politica e la giustizia
Michele Simonetto
Il diritto e la giustizia di Venezia: mito e realtà
Le distorsioni stereotipe non mancheranno certo durante tutto il XVIII secolo. Il canonico Freschot, [...] in Profili di storia veneta. Sec. XVIII-XX, a cura di Umberto Corsini, Venezia 1985, pp. 40-42.
34. Cf. Torino, del carcere per tutti, tranne che per i ladri e i nobili.
158. Interpreta in questo senso lo spirito della scrittura degli avogadori ...
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Il fascismo adriatico
Luca Pes
Brescia, ottobre 1937. Giuseppe Lanfranchi stringe la mano a Gabriele D’Annunzio, incontrato per caso in via Zanardelli. Poco più di un mese dopo, gli fa pervenire una [...] un peso. De Blasio infatti chiede al segretario nazionale Umberto Pasella che venga frenata la partenza di volontari, per «La Legione Veneta costituita non potrebbe avere un più nobile comandante stop credo ormai sia necessario riprendere la lotta e ...
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ira
s. f. [lat. īra]. – 1. Sentimento per lo più improvviso e violento, che, provocato dal comportamento di persone o da fatti, circostanze, avvenimenti, tende a sfogarsi con parole concitate, talvolta con offese, con atti di rabbia e di risentimento,...