1. «Si faceva chiamare Dante; era di Firenze, e fu condannato per non so quale delitto. Ti ricordi di quest’uomo?». Aggrottò le sopracciglia e si portò la mano alla fronte come chi cerca nella memoria. [...] manuali scolastici: simbolo di un popolo in cerca dell’unificazione, di una patria che prima di diventare Stato esiste modo, non appartengono a Dante né un’idea di identità italiana né un pensiero politico declinabile in termini moderni. Non perché ...
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Literacy: l’ennesimo anglicismo penetrato nella lingua italiana per dare una veste esotica e dunque più accattivante a un concetto con cui l’Italia, almeno dall’unificazione in poi, ha dovuto fare costantemente [...] i conti, ovvero l’alfabetizzazione, o ...
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di Tullio Telmon* Nel 1861 Non si è molto lontani dal vero se si suppone che, dei 173.000 abitanti che contava Torino nell’anno dell’unificazioneitaliana, soltanto una parte numericamente trascurabile [...] non conoscesse ed usasse, in quasi ogni sua int ...
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unificazione
unificazióne s. f. [der. di unificare]. – 1. L’azione di unificare, il fatto di venire unificati, riferito a enti o elementi autonomi o comunque differenziati: l’u. degli stati italiani o dell’Italia; u. dei sistemi di misura,...
confederazione
confederazióne s. f. [dal lat. tardo confoederatio -onis]. – 1. non com. Il confederarsi: vagheggiare una c. di tutti i popoli della terra. 2. Unione politica fra più stati generalmente confinanti, i quali, avendo convergenti...
Locuzione adoperata per indicare i beni degli enti ecclesiastici nella legislazione eversiva delle proprietà ecclesiastiche, dal 1855 (anno della l. piemontese 878, con la quale ebbero inizio le soppressioni), al 1929 (Concordato lateranense),...
Storico e uomo politico (Torino 1789 - ivi 1853). In gioventù fu al servizio di Napoleone, ricoprendo diversi incarichi pubblici; durante la Restaurazione entrò nell'esercito piemontese. Coinvolto nel moto liberale del 1820-21, fu confinato...