Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] esprimevano o scrivevano. Sia la genesi ebraica che quella egizia poggiano sul concetto di modo, l'unità e la significazione della realtà.
Il significato divino del culto rappresentava il terreno, i paesi e i popoli stranieri, il tempo, le malattie, ...
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Enzo Pace
La geopolitica contemporanea senza religione non è pienamente comprensibile. Quest’ultima è una ‘password’ che permette di accedere più facilmente alla decodifica del sistema delle relazioni [...] Nord Africa.
Negli Stati Uniti, i protestanti sono più ci si sposta verso il nord del paese, nelle città popolose di Kano (circa quattro milioni del Novecento, ma poi anche nel mondo ebraico ultraortodosso, così come in quello hindu. I gruppi ebraici ...
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CASTIGLIA
A. Franco Mata
(spagnolo Castilla)
Fra le comunità autonome in cui è suddivisa l'od. Spagna si trovano Castilla-León e Castilla-La Mancha, con le prov., rispettivamente, di León, Salamanca, [...] 'ultima un carattere 'europeo', che - unitamente all'altra corrente autoctona, la mozarabica - mozarabico aveva mantenuto questo popolo scrupolosamente ancorato alle nota anche un influsso ebraico nella recinzione del coro; il programma iconografico ...
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KIEV
H. Faensen
(ucraino Kiiv)
Capitale dell'Ucraina, situata sulla riva destra del fiume Dnepr su un ripiano terrazzato, al margine settentrionale della zona delle terre nere.Nella c.d. Cronaca di [...] zona di dominio delle popolazioni asiatico-nomadi dei ebraico e cattolico-romano. A proposito del suo battesimo delunità della Rus'.La chiesa di S. Cirillo (o della Trinità) del monastero omonimo fu costruita, tra il 1140 e il 1146, per volere del ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] al popolo degli Efraimiti, i Galaaditi chiedevano loro di pronunciare la parola shibboleth che in ebraico significa in un secolo e mezzo di Italia unita si è tuttavia verificato uno spostamento del centro irradiatore di ‘prestigio fonetico’, ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] di una politica economica tesa al benessere popolare, incarnatasi nella richiesta di un piano dei fondatori del PSIUP (Partito socilista italiano di unità proletaria), che sua natura» (prefazione all’edizione in ebraico di Totem e Tabù, 1930).
Chi ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] Se a ciò si aggiunge che, rispetto alla religione ebraica, le altre due fanno del proselitismo o un dovere morale (islam) o il ciò l’italiano raggiunse strati diversi di popolazione anche prima dell’unità politica e, sebbene la sua espansione abbia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal punto di vista dell’intera produzione intellettuale, e di quella filosofica e teologica [...] incorporea, che però è forma del corpo. Tuttavia l’unità risultante di sostanza intellettiva e di le prediche in volgare, rivolte al popolo e a noi giunte solo in sollecitudine che il Dio della rivelazione ebraico-cristiana mostra per l’uomo si ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I missionari e le conversioni
Genoveffa Palumbo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il tema delle missioni nei secoli XI e XII, che riguarda [...] soltanto all’interno della cultura ebraico-cristiana, come all’interno del cristianesimo stesso, e la cui . Una delle conseguenze del disfacimento di questa unità “politica ed ecclesiastica” è stata la scissione tra i popoli che l’avevano formata ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] a Napoli dove alternò l'insegnamento dell'ebraico e della Scrittura con la predicazione, svolta persuasione espressa con cautela unita a chiarezza, anzi . Lettera confidenziale del p. C. a Pio IX, Roma 1877 (estratto dal giornale Il Popolo romano); Le ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...