Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] a fine di g. non previsto nella Convenzione. Gli Stati Uniti la ratificarono solo il 4 novembre 1988, quarant'anni dopo la questione sulla responsabilità collettiva delpopolo tedesco nell'esecuzione del g. ebraico. Al centro dell'opera dello ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] in effetti, fu pure tale, nonché docente d'ebraico e greco "nelle pubbliche scuole" - l'abate delpopolo. La Repubblica - a dir del finto riminese -, dal 455 al 1297, alla Serrata, cioè, del perduto "credito" dell'unità religiosa ha compromesso l' ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] a quelli buddisti, allo Stato ebraico, in quel momento non ancora di eleggere i Vescovi per opera del Clero e delpopolo si teneva un punto importante della con la Chiesa, e riconosceva la sublime unità di ambedue […] Egli proteggeva la religione, ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] l'esigenza di una reintegrata unità spirituale dell'uomo nella pienezza delle atti da imbriaco con riso delpopolo".
Venezia, nonostante il dissolversi assunto l'incarico dell'insegnamento di ebraico nell'accademia di educazione umanistica, fondata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] grandi filosofi e teologi, ma tutti rigettano l’unità dell’Ente e delle creature, e professano il dal 9° all’11° sec. fu Baghdād, e quello ebraico, il cui centro dall’11° al 12° sec. fu quello di borghesi e uomini delpopolo, creatori di nuovi spazi, ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] alcuni dei libri biblici sull'originale ebraico. Vinto Grāñ, i re Galāwdēwos è che nel sec. V e VI la popolazionedel regno di Aksum era ormai cristiana. Essa si altri, e sono di gran lunga i più, si è unita a quest'ultima, per tal modo però che ne è ...
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LIBRO
Domenico FAVA
Giovanni BITELLI
Raffaele CORSO
Lello BONIN-LONGARE
Giannetto LONGO
(dal lat. liber, propriamente "corteccia secondaria" dell'albero; v. Caule, IX, p. 502; fr. livre; sp. libro; [...] di svariate dimensioni. Più diffuso presso i popoli antichi fu l'uso delle tȧvolette di , e a darci l'immagine del vero libro, sia per una maggiore unità delle sue parti, sia per minutissimi.
Il primo libro ebraico apparso in luce è del 1475, vale a ...
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È il nome del quinto e ultimo dei libri che costituiscono il Pentateuco (v.; v. anche bibbia); il nome, usato nella Volgata latina donde è passato nelle lingue moderne occidentali, deve la sua origine [...] dai Settanta del passo del Deuteronomio, XVII, 18, τὸ δευτερονόμιον τοῦτο, ove invece il testo ebraico dice una 'unità di santuario con l'abolizione di tutti i santuarî provinciali era il gran mezzo per salvare nel popolo d'Israele il puro culto del ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] 84 nel 1570. Tenendo presente il censimento del 1563, che indica una popolazione di 168.627 residenti, ci troveremmo di avrebbero tenuto unita una "fraterna ebrei a Venezia nel Cinquecento, in Venezia ebraica, a cura di Umberto Fortis, Roma 1982 ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] del feudalesimo come fase ricorrente nella storia dei popoli (Vico, Voltaire). In verità la dilatazione sociologica del della propria unità, ma quando ebraico-cristiana. Qualche aspetto comune vi è pure con la vicenda di Kiev, dove l'aggressività del ...
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arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...