TAROZZI, Giuseppe
Renato LAZZARINI
Filosofo, fratello di Giulio, nato a Torino il 24 marzo 1866. Professore di filosofia morale a Palermo (1902) e Bologna (1906-36).
Il T. è positivista più come metodo [...] Centro di questo nuovo positivismo è lo studio del fatto singolo, volitivo, per cui noi ci affranchiamo dal determinismo universale. Fuori della scienza, il determinismo è un arbitrio; onde l'eterogeneità di scienza e filosofia, di cui bisogna tener ...
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fenomenologìa Descrizione dei fenomeni, ossia del modo in cui si manifesta una realtà. In filosofia, il termine ha avuto fortuna a partire dalla Fenomenologia dello spirito (1807), in cui G.W.F. Hegel [...] , lo riduce a un insieme di fenomeni che si danno alla coscienza e possono essere colti nella loro 'essenza' logica, universale e necessaria. Per M. Heidegger, allievo di Husserl, f. significa così "lasciar vedere in sé stesso ciò che si manifesta ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] latino parlavano anche diverse altre lingue; da questo punto di vista, l'arabo e il latino, pur non essendo lingue universali, erano quindi più cosmopolite del cinese, del sanscrito o del greco.
Le cinque lingue classiche, soprattutto nei casi in cui ...
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Filosofo (Stilo, Reggio di Calabria, 1568 - Parigi 1639). Entrato adolescente nell'ordine dei domenicani, venne formando la sua cultura filosofica soprattutto con la lettura dei platonici e di Telesio; [...] di una riforma religiosa e politica che, nell'imminenza della fine dei tempi, portasse il cristianesimo alla sua radice universale e naturale e instaurasse una forma di governo repubblicano fondata su principî filosofici. Scoperta la congiura, in cui ...
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intellettuali
Bruno Bongiovanni
Produrre e trasmettere il sapere
Il termine intellettuali, a partire dall'Ottocento, ha indicato l'insieme di coloro i quali svolgono una professione di tipo culturale [...] dottrine di Lenin, per fondersi: gli intellettuali costituivano un gruppo sociale e, contemporaneamente, si assumevano l'impegno universale di educare le masse al socialismo. In Italia, dove la parola 'intellettuali' era diventata di dominio pubblico ...
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Filosofo cinese (circa 468 - circa 376 a. C.). Originario dello stato di Lu (oggi Shandong). Ci restano 53 capitoli dell'opera che porta il suo nome, composta di saggi filosofici raggruppabili in cinque [...] dei fondamenti di un complesso sistema di logica, aneddotica a sfondo morale e persino strategia a scopo difensivo. I principî di filosofia morale sostenuti da Mo Di e dai suoi seguaci si fondano sull'egualitarismo e sull'amore universale. ...
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Pensatore russo (n. 1828 - m. Mosca 1903). Visse modestamente e asceticamente, tutto dedito alle sue meditazioni, le quali suscitarono l'interesse e l'ammirazione di altissimi spiriti, come V. Solov´ëv, [...] " - superatore di ingiustizia, violenza, paura, egoismo e mancanza di fraternità - da realizzare con un'"opera comune e universale". La sua opera fondamentale è: Filosofija obščego dela ("La filosofia dell'opera comune", 2 voll., post., 1906-13 ...
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Idealismo
VVittorio Mathieu
di Vittorio Mathieu
Idealismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il trascendentalismo. 3. Lo ‛gnoseologismo'. 4. L'apporto romantico. 5. L'idealismo rovesciato. 6. Il ‛significato [...] è dunque un'indicazione verso l'unità del Tutto, e il nostro compito è realizzare ‟questa unità che è la vera vita, universale ed eterna" (ibid., p. 409), l'‟identità di natura tra Dio e il mondo" (ibid., p. 475). Quanto alla libertà, l'opera ...
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Filosofo italiano (Pont Canavese 1872 - Castellamonte 1943). Dal 1907 prof. di filosofia teoretica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano e poi (1923) nell'univ. di quella città. Fu rimosso dall'insegnamento [...] e all'idealismo hegeliano uno spiritualismo pluralistico, secondo cui i soggetti particolari tendono a ricongiungersi alla Ragione universale. Critico di ogni forma dogmatica, sempre secondo lui inadeguata ad attingere l'unità, il suo pensiero è ...
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Economista e filosofo francese (n. Vannes 1940). Esperto di cooperazione allo sviluppo e specialista dell’epistemologia delle scienze sociali, è il principale promotore dell’idea della decrescita. Rifacendosi [...] , il senso della vita devono trovare un ancoraggio territoriale») e del dialogo e della coesistenza tra culture diverse (“universalismo plurale”). È animatore della rivista La Revue du M.A.U.S.S. (Movimento Anti-Utilitarista nelle Scienze Sociali ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...