Storico e uomo politico polacco (Varsavia 1786 - Parigi 1861). Tra le figure più eminenti della rivoluzione del novembre 1830, fu successivamente membro del governo provvisorio e poi del governo nazionale, [...] a Varsavia con funzioni di bibliotecario e professore di bibliografia e storia; nel 1822 divenne titolare di storia universale a Vilna. Fu allontanato dall'insegnamento nel 1824 in seguito al processo contro la società segreta dei Filareti; ritornò ...
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GIUSTO ('Ιοῦδτος, Justus) di Tiberiade
Arnaldo MOMIGLIANO
Storico giudaico del sec. I d. C. Figlio di Pistos, uno dei maggiorenti del partito moderato in Tiberiade nel periodo della ribellione giudaica [...] Laerzio (II, 5,41) la cita per un aneddoto su Socrate e quindi è verosimile che in qualche modo fosse universale. Il titolo che talvolta le viene dato, Στέμμα (o Στέμμνατα), sembra alludere a elenchi genealogici contenutivi. Questa cronaca ebbe una ...
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LEVI, Alessandro
Pietro PIOVANI
Filosofo e storico, nato a Venezia il 19 novembre 1881, morto a Berna il 5 settembre 1953; insegnò filosofia del diritto nelle università di Ferrara, Cagliari, Catania, [...] ., Padova 1950, 2ª ed., ivi 1954; Scritti minori di filosofia del diritto, 2 voll., Padova 1957). Consapevole del valore universale degli ideali di giustizia e libertà animatori del Risorgimento, se ne fece assertore in anni difficili della patria e ...
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Cavour, Camillo Benso conte di
Uomo politico (Torino 1810 - ivi 1861). Lo tenne a battesimo, per procura, e gli diede il nome, il principe Camillo Borghese, di cui suo padre era ciambellano. Ufficiale [...] a un liberalismo moderato e pragmatico. Lontano dai valori della democrazia ottocentesca – come la sovranità popolare e il suffragio universale – il suo pensiero politico era fondato sull’idea che l’allargamento delle basi dello Stato dovesse essere ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] dalla Rivoluzione Francese ad oggi, Firenze 19734, pp. 12-24.
7 G. Alberigo, Lo sviluppo della dottrina sui poteri nella Chiesa universale. Momenti essenziali tra il XVI e il XIX secolo, Roma-Freiburg 1964, pp. 349-413.
8 D. Menozzi, Tra riforma e ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] della ripresa di un modello di monoteismo gerarchico, in cui la presenza al sommo della piramide di un unico dio monarca universale non esclude l’esistenza, al di sotto della sfera trascendente in cui regna sovrano, di una serie di dei minori che ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] dalla Chiesa di Roma in Occidente non derivarono unicamente dalla ripresa di «una tradizione locale ed ereditaria di dominio universale, che sarebbe passata dall’Impero alla Chiesa, da Cesare al successore di Pietro, ma per effetto di una tendenza ...
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Le riforme amministrative di Costantino
Hartwin Brandt
Costantino il Grande non è solo l’imperatore della svolta cristiana, ma anche l’originario promotore di riforme innovative in ambito monetario [...] individuare linee di continuità chiare tra Diocleziano e Costantino oppure se Costantino – tornato alla monarchia universale dopo l’esperienza della tetrarchia – anche in qualità di riformatore si sia significativamente distinto da Diocleziano ...
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La storiografia tra passato e futuro
Pietro Rossi
Per tutto l’Ottocento, e ancora nella prima metà del Novecento, la storiografia è stata in prevalenza storiografia nazionale, nel senso che gli storici [...] realizzato dalla sociologia della religione di Max Weber, che si proponeva di studiare l’etica economica delle religioni universali e di far emergere la peculiarità del «razionalismo» occidentale. Ma la stessa esigenza veniva fatta valere dalla nuova ...
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Protestantesimo. La Riforma
Gianni Long
Gli inizi della Riforma
La Riforma protestante fu l’avvenimento più importante del 16° sec. e si fa risalire all’affissione delle celebri tesi di Lutero nel 1517. [...] e non a un potere ultramontano. Essa in prospettiva – tramite un concilio – avrebbe dovuto essere la riforma della Chiesa universale. Grazie anche alla sua sensibilità per i nuovi strumenti di comunicazione (la stampa di testi e di immagini, la ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
universale2
universale2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Strumento, detto anche u. geodetico, fondamentale in passato nella geodesia e astronomia geodetica per misurare angoli orizzontali e verticali, attualmente per lo più sostituito...