(o Neandertal) Valle della Germania (Renania Settentrionale-Vestfalia), dove nel 1856 fu trovata, insieme ai resti di altre ossa dello scheletro di adulto, la calotta di un cranio maschile (fig. 1), che [...] fronte sfuggente e ossa pneumatizzate, faccia grande e prognata, mento assente; denti spesso taurodonti; arti corti a livello di avambraccio e gamba, espansi nei segmenti distali; ramo pubico superiore piatto e allungato. Praticava la raccolta e la ...
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GENETICA
Marcello Siniscalco
Jonathan Beckwith
Alberto Piazza
Genetica di Marcello Siniscalco
Sommario: 1. Premessa. 2. Un decennio di scoperte dionisiache e progressi apollinei: a) la reazione polimerasica [...] sapiens in tutte le parti abitate del nostro pianeta sia stato esattamente quello di un linguaggio completamente articolato.
La sostituzione repentina dell'uomodiNeanderthal da parte di una specie che era sulla Terra da almeno 50.000 anni, e la ...
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Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] è svolta tardivamente e in modo relativamente rapido. È possibile tuttavia che l'uomodiNeanderthal (presubilmente una sottospecie diuomo ormai estinta o parzialmente riassorbita, mediante ibridazione, nella specie Homo sapiens) avesse un cervello ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] altre, l'animata controversia innescata dal ritrovamento (1857) dei resti del cosiddetto uomodiNeanderthal. La forma del suo cranio, per vari aspetti dissimile da quella di ogni tipo moderno, e in particolare la prominenza dell'arcata sopracciliare ...
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Cranio
Patrizia Vernole
Il cranio è lo scheletro della testa nell'uomo e negli altri Vertebrati. Dal punto di vista dell'anatomia comparata esso si distingue in neurocranio, che racchiude e protegge [...] rispetto a un altro. Nel corso dell'evoluzione si è passati dalla capacità cranica molto limitata di Homo habilis e Homo erectus a quella più elevata dell'uomodiNeanderthal (circa 1580 cm3 per i maschi e 1500 cm3 per le femmine). Alte sono anche le ...
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Zoologo, paleontologo, antropologo francese (Liegi 1857 - ivi 1910). Professore all'università di Liegi, ove era stato allievo e collaboratore di E. van Beneden, le sue ricerche di zoologia riguardano [...] dal 1883, interessandosi allo studio degli Invertebrati e dei Pesci del Devoniano superiore e del calcare carbonifero del Belgio. La paleontologia umana gli deve esatte descrizioni degli scheletri rinvenuti a Spy nel 1886 (uomodiNeanderthal). ...
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Genetica delle popolazioni umane
Andrea Novelletto
La genetica delle popolazioni si occupa di come le leggi di Mendel e gli altri principi della genetica si applichino a intere popolazioni di organismi [...] archeologici e siti cimiteriali che hanno prodotto dati sperimentali relativi a popolazioni del passato, incluso l'uomodiNeanderthal.
Gli studi popolazionistici in genetica umana risalgono al 1918, con la descrizione della eterogeneità della ...
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Natura e cultura
Francesco Remotti
Natura/cultura: da domini 'naturali' a costrutti 'culturali'
Come molte coppie di concetti oppositivi, anche la distinzione natura/cultura può dare a tutta prima l'impressione [...] moderno, e non è escluso che questo suo limite anatomico abbia condizionato la sua capacità di comunicazione (p. 222). Eppure all'UomodiNeanderthal, così diverso da Homo sapiens, si ascrivono in buona parte il complesso industriale musteriano (Le ...
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DNA antico
Isolina Marota
Franco Rollo
Nel DNA sono scritti i caratteri biologici di un organismo, che ne condizioneranno lo sviluppo embrionale e la capacità di crescere, adattarsi all'ambiente in [...] state pertanto attribuite all'uomodiNeanderthal.
Successive analisi hanno permesso di giungere a conclusioni di notevole interesse. Apparentemente il DNA diuomodiNeanderthal si colloca al di fuori del campo di variazione del DNA umano moderno ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] su un terreno accidentato e al freddo. Proprio nei confronti del clima rigido la morfologia corporea dell'uomodiNeanderthal appare particolarmente adeguata, con un corpo tozzo, statura bassa e arti relativamente corti rispetto al busto, in ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
paleantropo
paleàntropo (meno com. paleoàntropo) s. m. [lat. scient. Palae(o)anthropus, comp. di palaeo- «paleo-» e gr. ἄνϑρωπος «uomo» (v. -antropo)]. – In paleoantropologia, termine con cui venivano indicati alcuni resti fossili di ominidi...